Il rinnovo dei vertici della Lega Serie A è al centro di una riunione informale dei club. I dirigenti si sono dati appuntamento nel primo pomeriggio per vagliare nomi e profili per le cariche di presidente, amministratore delegato, degli altri consiglieri di Lega e quelli federali, secondo la struttura della governance definita dal nuovo statuto approvato una settimana fa.
Se entro il 30 novembre l’assemblea non sarà in grado di rinnovare le cariche, verrà nominato un commissario ad acta, come ha annunciato nei giorni scorsi il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, che da aprile è diventato commissario della Lega Serie A per portare a termine la riforma dello statuto. Diversi dirigenti sono collegati in conference call.
Fra quelli presenti negli uffici milanesi della Lega Serie A, anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, l’ad della Roma Umberto Gandini, quelli di Milan e Juventus, Marco Fassone e Beppe Marotta, il Cfo dell’Inter Giovanni Gardini, e il presidente della Lazio Claudio Lotito, che in veste di patron della Salernitana partecipa anche all’assemblea della Lega B, riunita in un’altra sala, convocata per la stesura del nuovo statuto.
“La Lega Serie A? Si è giunti ad una ottima governance, moderna e intelligente, dopo un percorso articolato e lungo che ha portato ad una sintesi e ad un ammodernamento dello statuto molto importante”, ha dichiarato il vice-commissario della Lega Serie A, Paolo Nicoletti, a ‘La Politica nel Pallone’ su Gr Parlamento. “In tempi brevi si arriverà anche ai nomi del nuovo ad e del nuovo presidente. I tempi sono maturi, i club hanno la perfetta consapevolezza che è importante avere dei buoni gestori. Si è passati da una Lega in mano all’Assemblea ad una Lega che delega, ad un amministratore forte e un consiglio di amministrazione, lo sviluppo e la gestione della Lega stessa. La lega italiana negli ultimi anni si era fermata, e far arrivare figure importanti è una cosa che è accettata ed è voluta”.
“Il profilo del nuovo ad? Il nuovo amministratore delegato dovrà fare tre cose, da un lato curare e sviluppare il prodotto del calcio italiano, porre attenzione a come vengono fatte le riprese, a come le società si attrezzano, al prodotto di partenza, sempre più qualitativo, interessante e comunicabile – ha concluso Nicoletti. Una persona che deve essere capace di fare queste cose e di organizzare e creare delle aziende. Dovrà essere una persona capace di costruire un’organizzazione, avere degli uffici commerciali nel mondo e deve essere una persona di carisma, dialogo”.