«Che cosa si dice qui in Cina della proprietà del Milan? Non se ne parla molto, si sa poco». Così Fabio Capello, che ha portato alla salvezza il Jiangsu Suning (team che ha la stessa proprietà dell’Inter) nel campionato cinese, ha detto la sua a Radio Anch’io lo sport sulla proprietà cinese del Milan.
«Si chiacchiera», ha affermato Capello, «ma effettivamente non c’è certezza sul futuro rossonero. Si parla più dell’Inter, siamo più coinvolti qui. E’ un peccato, e lo dico da sportivo e da uomo che ha lavorato per Berlusconi, che il Milan si ritrovi in questa situazione dopo aver speso tanto».
Capello si è soffermato anche sullo stato del calcio cinese. «Mi trovo bene qui, è un’esperienza completamente nuova, un calcio diverso ma in crescita grazie a coloro che sono arrivati prima di me, grandi allenatori come Cannavaro e Lippi. Si sta ora cercando di portare un certo tipo di gioco, qualcosa di diverso per aiutare la Cina a crescere. Si stanno creando centri sportivi, scuole calcio. Gli istruttori c’è bisogno che vengano dall’estero, ma c’è volontà e voglia», ha affermato l’ex allenatore della nazionale inglese.
Capello: «Io al Milan? Ho già dato. Il mercato rossonero? Fatti errori importanti»
«Gli stadi qui sarebbero già pronti per ospitare un Mondiale, non manca niente», ha osservato ancora Capello. «Bisogna solo far crescere il calcio cinese e continuando su questa strada, fra dieci anni, la Cina potrà essere fra le nazionali emergenti del calcio mondiale. Top ingaggi in Cina? Stiamo aspettando le decisioni che verranno prese, da parte di federazione, Lega e governo, per sapere cosa possiamo fare».