Rivoluzione in vista per il modello di distribuzione dei diritti tv di Premier League? Un modello che piace a tutti per equilibrio e possbilità di premiare chiunque, ma non alle sei grandi (le due di Manchester, City e United, le tre di Londra, Spurs, Arsenal e Chelsea, più il Liverpool) che sono pronte ad andare all’attacco per rivedere le regole di distribuzione. In particolare nel mirino dei grandi club ci sarebbe la suddivisione dei diritti esteri.
Fin dalla creazione della Premier League, i club si sono suddivisi in parti uguali i diritti tv provenienti dall’estero: nell’ultima stagione, le squadre si sono divise complessivamente 780 milioni di sterline, pari a circa 39 milioni di sterline ciascuna. Da l’obiezione dei primi sei club è forte. Da tempo stanno chiedendo di avere una fetta più ampia sostenendo che sono i loro marchi leader a dare alla Premier il suo profilo internazionale.
Dalle richieste si è passati ai fatti. In un incontro tenuto con gli altri 14 team, infatti, il presidente della Premier League Richard Scudamore avrebbe proposto un cambiamento nei regolamenti che prevederebbe una suddivisione per merito dei ricavi da diritti tv internazionali e non più in parti uguali. In sostanza, la distribuzione dei soldi verrebbe effettuata in base alla posizione della squadra in classifica: dal punto di vista pratico, l’ultima classificata nella scorsa stagione avrebbe incassato 25 milioni di sterline invece dei 39 della distribuzione in parti uguali.
Una vera e propria rivoluzione, che infatti non ha trovato grande appoggio: delle altre 14 squadre presenti al meeting, solamente Everton, West Ham e Leicester si sarebbero dichiarate d’accordo con la proposta delle sei big. Mercoledì sarebbe previsto un incontro con tutte le società presenti, ma servirà l’ok di altre 5 squadre per poter far passare la mozione.
Missione particolarmente difficile, considerando la posizione dei club “minori”. “Sono sicuro che i primi sei vorrebbero questo cambiamento perché incasserebbero una fetta più grande della torta, ma ci sono altre 14 squadre che vogliono essere competitivi”, ha dichiarato Paul Clement, tecnico dello Swansea.