Processo biglietti-ultras: le possibili conseguenze per Agnelli

Il primo grado di giudizio è arrivato: il Tribunale Figc ha oggi ufficialmente inibito il presidente della Juventus Andrea Agnelli per un anno nell’ambito del processo sportivo riferito al caso…

Assemblea Lega Serie A

Il primo grado di giudizio è arrivato: il Tribunale Figc ha oggi ufficialmente inibito il presidente della Juventus Andrea Agnelli per un anno nell’ambito del processo sportivo riferito al caso biglietti-ultras.

Quali saranno le conseguenze per il presidente bianconero? L’inibizione, stando all’articolo 19 del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, comporta:

  •  il divieto di rappresentare la Società di appartenenza in attività rilevanti per l’ordinamento sportivo nazionale e internazionale;
  • il divieto di partecipare a qualsiasi attività di organi federali;
  • il divieto di accesso agli spogliatoi e ai locali annessi, in occasione di manifestazioni o gare calcistiche, anche amichevoli, nell’ambito della FIGC, con eventuale richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA;
  • il divieto a partecipare a riunioni con tesserati FIGC o con agenti di calciatori in possesso di licenza FIFA.

Per quanto riguarda la FIGC, inoltre, in base all’articolo 29 dello Statuto se Agnelli venisse sanzionato, nel corso dei vari gradi di giudizio, coon una sanzione superiore ad un anno, non potrà essere eletto o nominato per cariche nella Federcalcio per dieci anni.

 

A livello europeo, Agnelli manterrà comunque la carica della presidenza dell’Eca, in quanto sindacato autonomo. Allo stesso modo, Agnelli dovrebbe mantenere la carica nell’Esecutivo Uefa poiché ottenuta prima dell’inibizione a livello nazionale: solo in caso di condanne pesanti, di oltre un anno, l’Uefa può valutare autonomamente la decadenza. Non è automatica, infine, l’estensione dell’inibizione a livello europee: sarà la Figc, eventualmente, a chiedere l’estensione facoltativa, che dura 30 giorni e si può fare solamente dopo il terzo grado di giudizio.