Oggi all’Hotel President Wilson di Ginevra Andrea Agnelli diventerà presidente dell’Eca, la associazione dei club europei principale interlocutore dell’Uefa sulle competizioni per club.
La sua elezione è benedetta anche da Claudio Lotito, presente con il presidente FIFA Gianni Infantino e il presidente ECA uscente Karl-Heinz Rummenigge, è considerata dalla Gazzetta dello sport un giorno storico: “il giorno del calcio italiano tornato a decidere nella stanza dei bottoni”.
Le 220 squadre voteranno oggi il loro leader.
Nell’ultimo anno Agnelli era stato con Rummenigge tra coloro che avevano più volte ventilato lo spauracchio di una Superlega europea del calcio.
Agnelli: “Serve una riforma dei campionati: c’è un abisso tra club di prima e seconda fascia”
La risposta dell’Uefa, successivamente, è stata quella della riforma della Champions League, che grazie al pressing dei dirigenti italiani vedrà dalla prossima edizione il ritorno di quattro squadre di Serie A nei gironi.
Ma soprattutto la creazione di Uefa Competitions, una realtà che ha visto anche l’ingresso dell’ECA, e che calcioefinanza.it salutò come la nascita di una nuova Lega calcio europea.
Uefa Club Competitions SA, è nata la nuova Lega Calcio Europea
Nel frattempo, probabilmente già oggi, due membri del board verranno scelti per sedere pure nell’esecutivo Uefa: la consuetudi-
ne vuole che siano il presidente e uno dei suoi tre vice.
Al Wilson c’è tanta Italia. Oltre ad Agnelli anche l’a.d. bianconero Beppe Marotta e il segretario Maurizio Lombardo.
Poi, oltre a Lotito, la Roma con l’a.d. Umberto Gandini, un tempo vicepresidente in queste stanze, più il dirigente
Antonio Tempestilli.
Ci sono pure l’a.d. del Napoli, Andrea Chiavelli, e il consigliere delegato della Fiorentina, Sandro Mencucci.
È stata la prima occasione di un derby europeo tra nuove proprietà cinesi a Milano: l’a.d. rossonero Marco Fassone si è intrattenuto col consigliere interista Steven Zhang, come lui in odor di nomina in qualche commissione, e capofila di una nutritissima delegazione nerazzurra (dal vicepresidente Javier Zanetti al Cfoo Giovanni Gardini fino all’a.d. Alessandr Antonello).
Oggi tutti i 220 delegati sceglieranno i membri del board, che a loro volta voteranno il presidente. Dei 15 membri di questo esecutivo, un terzo uscirà da una short list di candidati tra i club delle nazioni con il miglior ranking Uefa.
Stavolta, per i 5 posti in questione, gareggiano solo in cinque.
Tradotto: passaggio al board blindato sia per Agnelli che per i
colleghi Jiménez (Real), Gerlinger (Bayern), Gazidis (Arsenal) e Aulas (Lione).
Per arrivare al totale, oltre ai quattro membri di diritto (Bar-
tomeu del Barcellona, Al-Khelaifi del Psg, Woodward dello United e Lawwell del Celtic), vanno aggiunti 3 seggi da votare tra i 4 candidati nei club di seconda fascia, 2 tra i 3 candidati di terza e uno tra i 2 candidati di quarta.
Da questo gruppetto uscirà il presidente, che dovrà appartenere a un club di prima fascia. E in questo senso Agnelli è l’unico candidato.