Appello di Rummenigge alla Ue per mettere in campo un’azione congiunta tra mondo del calcio e istituzioni comunitarie per fermare le spese irrazionali nel mercato internazionale dei calciatori.
In un’intervista rilasciata alla rivista sportiva tedesca Kicker, il CEO del Bayern Monaco e presidente uscente dell’European club association (ECA), ha rilanciato la propria idea di introdurre un tetto salariale nel mondo del calcio professionistico europeo, tendendo la mano alla Commissione Ue e a tutte le componenti del sistema (dalla Fifa all’Uefa fino al sindacato dei calciatori FIFPro) per mettere in campo un’iniziativa condivisa.
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«E’ importante che l’ECA provi, insieme con la Fifa e l’Uefa, così come la Federazione internazionale dei calciatori professionisti (FIFPro) a lavorare sui criteri utilizzati, perché tutto tornai ad essere più razionale», ha sottolineato il CEO del Bayern Monaco.
«Oggi ci sono indicazioni da Bruxelles che indicano la volontà di tornare su questo tema, per questo sostengo un’iniziativa congiunta», ha detto Rummenigge, secondo cui una nuova legislazione, più restrittiva, non violerebbe il quadro normativo comunitario a tutela della libera circolazione dei capitali.
«Quando la concorrenza è così irrazionale e sfavorevole per le persone e per il calcio stesso, allora si dovrebbe cercare di controllarla in qualche maniera», ha affermato il presidente dell’ECA. «Il calcio deve mantenere la sua essenza e a questo dovrebbero contribuire tutti i club», ha concluso il dirigente tedesco.