Troppo spesso si sente parlare di politici che approfittano dei biglietti concessi alle amministrazioni comunali per seguire le partite allo stadio senza pagare. La scelta del Comune di Lecce è invece decisamente diversa e per molti stupefacente: il sindaco del capoluogo pugliese, Carlo Salvemini, ha infatti deciso di rinunciare alle tessere stadio destinate a dirigenti e amministratori comunali, destinandole agli alunni delle scuole di base della città.
Il primo cittadino ha comunicato ufficialmente la sua decisione con una lettera inviata direttamente alla società giallorossa per specificare le nuove modalità di utilizzo delle tessere stadio che, nelle stagioni calcistiche passate, sono state riservate dalla società a membri della Giunta, del Consiglio comunale e a dirigenti di Palazzo Carafa.
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La nota realizzata dal sindaco spiega chiaramente l’intenzione di dare piena attuazione a quanto previsto dalla convenzione stabilita tra Us Lecce e il Comune che, all’articolo 1, prevede che “i 134 posti rimangono nella disponibilità dell’amministrazione comunale anche ai fini educativi e sociale, onde consentire la fruizione degli spettacoli ai ragazzi e alle fasce più deboli della città“.
In virtù di questa scelta, il primo cittadino ha invitato il club adannullare qualsiasi abbonamento nominativo emesso a favore di amministratori e dirigenti del Comune.
A breve si decideranno anche le modalità di consegna dei tagliandi: “Sarà l’assessore alla Pubblica istruzione, in collaborazione con la Rete delle scuole di base a definire i criteri per individuare gli alunni che – accompagnati da un adulto – potranno vedere le partite del Lecce in questo campionato”, ha scritto il sindaco in un post su Facebook.
Una novità davvero rilevante, che consentirà anche di abbassare l’etò media delle presenze allo stadio: “134 posti per 18 partite significano 2.412 accessi gratuiti riservati a bambini che altrimenti non avrebbero la possibilità di entrare nello stadio” . ha aggiunto il primo cittadino.