Genoa, closing lampo o niente cessione: si decide in pochi giorni

Dentro o fuori. Lunedì prossimo è previsto un contatto tra gli uomini di Massimo Cellino e il Genoa: obiettivo dell’ex patron di Cagliari e Leeds è quello di capire se…

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Dentro o fuori. Lunedì prossimo è previsto un contatto tra gli uomini di Massimo Cellino e il Genoa: obiettivo dell’ex patron di Cagliari e Leeds è quello di capire se i conti sono tali per poter fare un’offerta a Enrico Preziosi per acquistare il club.

Difficilmente si può ipotizzare oggi cosa potrà accadere. La voglia di rientrare nel calcio italiano da parte di Cellino è tanta, in questi giorni sta lavorando a fari spenti per capire meglio i conti del Genoa e poi la prossima settima dovrebbe preparare l’affondo.

Tutto dovrà essere deciso comunque entro metà giugno anche perché c’è una squadra da allestire in vista della prossima stagione.

Lunedì Cellino potrebbe avanzare una prima offerta che potrebbe anche essere limitata all’acquisto del pacchetto di maggioranza del club ma non la totalità delle azioni considerato che c’è ancora in piedi la questione del 25% che appartiene alla Fondazione Genoa.

Dunque sarebbe un primo ingresso significativo nel club proiettato poi all’acquisizione di tutta la società.

La seconda ipotesi, ma più complicata e difficile, riguarderebbe la cessione solo di una quota di minoranza da parte di Preziosi a Cellino. Lo stesso patron rossoblù comunque vuole avere una risposta in tempi rapidi come aveva spiegato durante le sue ultime interviste alla fine del campionato.

Di certo se Cellino dovesse salire sul ponte di comando del club si affiderebbe a Nicola Salerno per dirigere le operazioni di mercato, il dirigente era già stato al suo fianco nelle precedenti esperienze in Sardegna e Inghilterra.

La sede dell’incontro è top secret, il faccia a faccia tra le controparti potrebbe dare una svolta in un senso o nell’altro. Quel che più di tutto pare chiaro è che – come aveva detto l’avvocato Bruno Ghirardi nei giorni scorsi – «Fra due uomini di calcio che parlano lo stesso linguaggio l’accordo si trova in mezzora, non ci sarebbe bisogno di fare nemmeno la due diligence».