Modello Tottenham, l'equilibrio salariale viene prima di tutto

Il Tottenham Hotspurs è arrivato per la prima volta negli ultimi 20 anni davanti all’Arsenal in Premier League, piazzandosi al secondo posto. Questo il risultato di cui si parla maggiormente…

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Il Tottenham Hotspurs è arrivato per la prima volta negli ultimi 20 anni davanti all’Arsenal in Premier League, piazzandosi al secondo posto. Questo il risultato di cui si parla maggiormente tra i tifosi che ovviamente suona ancora meglio se si pensa che la squadra, solitamente quinta-sesta forza del torneo è arrivata seconda alle spalle del Chelsea dopo il terzo posto (di un punto e solo all’ultima giornata) dello scorso anno.

Un risultato reso possibile grazie ad una gestione oculata ma particolarmente fortunata nel pescare sul mercato giovani giocatori inglesi di prospettiva come Alli, Walker, Rose e il centravanti Kane, arrivato dal vivaio.

Negli ultimi 5 anni il club ha investito solo 5 milioni di sterline, come saldo tra le entrate e le uscite. Grandi cessioni come quella di Bale e investimenti oculati. E il presidente Daniel Levy intende continuare su questa strada avvertendo che la società non cambierà la sua scala retributiva.

Una dichiarazione, questa, che potrebbe anche far pensare a qualche imminente cessione eccellente, prima tra tutte quella di Dele Alli, centrocampista che a suon di gol e assist ha conquistato quest’anno le prime pagine, ma anche Tobi Alderweireld, difensore centrale reduce da un recente rinnovo, ma pur sempre tra i migliori del campionato e quindi appetibile da molti.

In questo momento giocatori come Harry Kane e Hugo Lloris sono i più pagati della rosa con circa 5,2 milioni di sterline lordi l’anno. Ma tutti i grandi club della Premier League sarebbero in grado di offrire di più.