Taglio del dividendo in arrivo per Cairo Communication. Nonostante Cairo, storicamente, distribuisca cedole importanti (anche perché controllava il gruppo col 73%): dagli 0,13 euro per azione del 2011 si era saliti agli 0,27 euro del 2014 per scendere lievemente a quota 0,20 euro nel 2015.
Questa volta, complice l’acquisizione di Rcs, la cedola è stata minima: 0,05 per azione. Lo scrive oggi Milano Finanza in un articolo di Andrea Montanari. Ma in futuro ci sarà spazio per nuovi rialzi.
Il nuovo proprietario del gruppo di via Rizzoli sa che il rilancio della società sarà complesso. Ma se per quest’anno ha portato l’asticella dell’ebitda a 140 milioni, è altrettanto vero che c’è da fare i conti con la seconda spina, un mercato dove la raccolta pubblicitaria della carta stampata dal 2008 è in costante calo (-8,9% i quotidiani e -7,7% i periodici nel primo trimestre 2017).
Del resto, come certificano i conti al 31 marzo di Rcs, il fatturato non cresce, non solo per il taglio di alcuni contratti pubblicitari, ma anche per il calo dei ricavi editoriali (da 94,7 a 86,1 milioni).
Così Cairo ha dato un’ulteriore sforbiciata ai costi, ridotti di quasi 15 milioni nel trimestre, dopo l’intervento del 2016.
Infine, la spina più appuntita La7. L’emittente ha un palinsesto consolidato (il Tg di Enrico Mentana, Otto e Mezzo, Piazzapulita, diMartedì e Omnibus), ma in termini di ascolti, lo share medio della rete è ancorato al 2,8% nelle 24 ore e al 3,3% in prime time. Anche perché, soprattutto nel weekend, l’offerta non rende.
Così, dopo aver visto salire dell’1,9% la raccolta pubblicitaria nel 2016, nel primo trimestre di quest’anno il saldo è negativo del 4,5% (-7% solo a marzo). Per questo dall’1 giugno arriverà un nuovo direttore, Andrea Salerno. Ma i conti dovranno tornare visto che la tv continua a produrre margini negativi: l’ebit è migliorato dai -16,6 milioni nel 2014 ai -6,6 del 2016, ma presenta pur sempre il segno meno. E i ricavi dell’emittente sono in calo: da 116,4 a 108,3 milioni.
A questo punto, un assist potrebbe arrivare dal calcio: il bomber del Torino, Andrea Belotti, può valere 100 milioni. Cairo potrebbe venderlo in Spagna o in Inghilterra. Si garantirebbe un assegno sostanzioso che potrebbe anche servire a consolidare tutti i business.