Il Giro d’Italia del 2017 sarà tra i più ricchi per le casse di Rcs Sport che potrà incassare 12,5 milioni di euro solo per questa stagione e di fatto altrettanti nel 2018. Una spesa più che raddoppiata per la Rai che ha dovuto sborsare svariati milioni in più rispetto ai 5-7 investiti fino alla 99esima edizione della corsa. Ma Urbano Cairo, amministratore delegato e presidente di Rcs, tranquillizza, diciamo così, viale Mazzini. A margine dell’assemblea della media company che ha approvato il bilancio 2016 (primo utile dal 2010), il numero uno della società ha assicurato che “faremo investimenti per avere un giro spettacolare”.
Cairo ha spiegato il motivo che a suo avviso ha spinto la Rai a mediare con Rcs per conquistare i diritti televisivi della gara in rosa: “Il Giro – ha detto, come riporta il Corriere della Sera – ha 840 milioni di spettatori nel mondo, per la Rai è molto importante averlo”. Nei giorni scorsi, come probabilmente ricorderete, fu proprio Cairo a ricordare come sulle scrivanie di Rcs Sport fossero arrivate diverse e ricche proposte per conquistare i diritti televisivi della corsa: “Il Giro è nazionale, popolare e per una tv che fa servizio pubblico averlo è imprescindibile – aveva sottolineato Cairo – anche perché è una competizione che unisce tutta l’Italia, parte dalla Sardegna, passa dalla Sicilia e arriva fino a Milano”.
Per questo il costo di 12,5 milioni di euro per due anni che la Rai dovrà sostenere non è considerato eccessivo, soprattutto se paragonato a quello che viene speso altrove per il Tour de France, la corsa sorella del Giro italiano. E poi c’è la promessa di qualcosa di spettacolare, in grado di rendere l’edizione centenaria indimenticabile, ma non solo. Di certo ci sarà spazio per la commozione: “Faremo qualcosa sicuramente per ricordare Michele Scarponi, per onorarlo, qualcosa certamente faremo”, ha assicurato Cairo ai tifosi durante l’assemblea di Rcs.