Johan Cruyff ArenA – L’Ajax rende ulteriore omaggio a Johan Cruyff, il padre del calcio totale scomparso il 24 marzo del 2016. Lunedì 25 aprile 2017, nel giorno in cui l’ex fuoriclasse olandese avrebbe compiuto 70 anni, l’Ajax ha annunciato che l’Amsterdam ArenA, impianto da 51mila posti dove i Lancieri giocano le partite casalinghe, sarà ribattezzato Johan Cruyff ArenA.
Lo scorso dicembre i famigliari dello storico capitano dell’Olanda degli anni ’70, protagonista con la maglia dei lanceri e leader della nazionale vicecampione del mondo del 1974, si erano detti disponibile a concedere l’utilizzo del nome.
Sarebbe stato superato dunque lo scetticismo di alcuni soci privati dell’impianto che non vedevano di buon occhio la nuova denominazione Johan Cruyff ArenA e puntavano a legare il nome dello stadio a quello di uno sponsor in modo da aumentare il flusso dei ricavi dell’impianto. Lo stadio, va ricordato, è di proprietà dell’Ajax Football Club ma non solo: nel capitale figurano anche il consiglio comunale della capitale olandese oltre a investitore privati.
Come si legge in un comunicato ufficiale dei “lancieri“, entro i prossimi sei mesi l’impianto cambierà denominazione, divenendo il Johan Cruyff Arena. Tale decisione è stata presa congiuntamente dal Consiglio di Amministrazione dell’Amsterdam Arena, dal cda dell’Ajax, dal sindaco di Amsterdam e dall’assessore allo sport dello stesso comune della capitale.
L’Amsterdam ArenA, ormai Johan Cruyff Arena, è stata costruito tra il 1994 ed il 1996 ed è stato inaugurato con un’amichevole tra l’Ajax e il Milan. Con una capienza di oltre 50mila posti è lo stadio più capiente del Paese e tra i più moderni d’Europa, data la presenza di un tetto retrattile che può ricoprire il campo in 20 minuti.
Costato all’epoca circa 300 miliardi delle vecchie lire, è stato finanziato da vari soggetti, tra cui il Governo olandese, l’Amministrazione della capitale, l’Ajax e un finanziamento bancario: il club ne detiene il 7% circa della proprietà, tramite una società che gestisce la struttura.