Carlo Tavecchio è da oggi il nuovo commissario della Lega di Serie A. La decisione è stata presa all’unanimità dal Consiglio federale della Figc durante l’assemblea di oggi.
L’empasse per la scelta del nuovo presidente di Lega non si è risolta, così anche la massima serie sarà controllata direttamente da Tavecchio, che nei prossimi giorni dovrebbe essere già operativo negli uffici della Lega a Milano (anche se non rimarrà fisso). Per quanto riguarda i prossimi passi, il presidente federale nominerà un jury di esperti per la riforma dello statuto della Lega di serie A, e potrebbe nominare anche due subcommissari.
“Speravo che oggi non si arrivasse a parlare di certi argomenti in Consiglio federale e invece purtroppo sono arrivati – il commento di Tavecchio al termine del Consiglio federale -. Speravo la Lega Serie A arrivasse all’elezione di un presidente ma la questione non si è chiusa. La Figc non ritiene che il commissariamento sia un atto di cortesia, ma è un atto punitivo”.
Sulla durata del mandato, deliberato in sei mesi dal consiglio federale, Tavecchio è poi stato chiaro: “Quello che prende Tavecchio deve essere sempre breve, perché siamo operativi e pratici. Io ho 2000 controllori sulla testa – ha proseguito il numero 1 della Figc – e quindi lo faremo breve se sarà possibile farlo breve. È opinione generale che debba essere fatto tutto in fretta, ma loro sono stati dieci mesi da soli senza portare a casa niente. Se in tre mesi chiudiamo la partita siamo tutti contenti. Si deve fare in fretta, certo, ma portando a casa un risultato però”.
Illustrando come sarà composta la governance provvisoria della Lega, Tavecchio ha quindi spiegato: “In questo momento l’operatività sarà garantita attraverso due subcommissari e commissioni di saggi. Per la parte amministrativa l’indirizzo sarà affidato a Michele Uva (attuale dg della Figc, ndr), mentre sulla parte di natura legale e giuridica mi avvarrò di Paolo Nicoletti, un avvocato già commissario ai tempi di calciopoli e nome condiviso con il Coni”. Sulla decisione di commissariare la Lega, il numero uno del calcio italiano ha specificato che “mi assumerò in prima persona tutta la responsabilità di quello che succederà”, quanto al consenso della decisione riscosso da Coni e ministero dello Sport ha concluso: “Il presidente del Coni è primo organo vigilante dello sport e non posso considerarlo nemico, lo stesso vale per il ministro dello Sport”.