La sfida Tavecchio-Abodi: come funziona l'elezione del presidente della Figc

Come funziona l’elezione del presidente della Figc – E’ tutto pronto per l’assemblea elettiva della Figc, chiamata a scegliere il nuovo numero uno del calcio italiano tra Carlo Tavecchio, presidente uscente, e Andrea Abodi,…

Tavecchio commissario Lega Serie A

Come funziona l’elezione del presidente della Figc – E’ tutto pronto per l’assemblea elettiva della Figc, chiamata a scegliere il nuovo numero uno del calcio italiano tra Carlo Tavecchio, presidente uscente, e Andrea Abodi, presidente dimissionario della Lega di serie B che ha deciso di scendere in campo forte della convinzione di avere dalla sua parte una buona base di voti per competere.

Ma come funziona l’elezione del presidente della Figc? Ad eleggere il presidente federale saranno 279 delegati in rappresentanza delle società di Lega Serie A , Lega Serie B, Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti, di Associazione italiana calciatori, Associazione italiana allenatori e Associazione italiana arbitri, che voteranno però secondo pesi ponderati. Ovvero ci sono delegati il cui voto peserà più degli altri.

Come funziona l’elezione del presidente della Figc – i pesi dei delegati

Ai fini del calcolo delle maggioranze assembleari, il complesso dei voti spettanti ai delegati è pari a 516 voti: ovvero ciascuno delegato pesa in termini di voti secondo il peso della percentuale della propria componente. Ad esempio la serie A ha 20 delegati, e il voto di ciascuno ne vale 3,09 per una somma complessiva del 12 per cento del totale. A seguire, i delegati sono 22 per Serie B (1,17 – 5%), 60 per Lega Pro (1,46 – 17%), 90 per la Lnd (1,95 – 34%), 52 per i calciatori (1,98 – 20%), 26 per gli allenatori (1,98 – 10%), 9 degli arbitri (1,15 – 2%).

Professionisti, dilettanti e arbitri, domani tutti esprimeranno la propria preferenza per uno dei due candidati.

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Come funziona l’elezione del presidente della Figc – chi sono i delegati

Per quanto riguarda la Serie A, saranno i dirigenti delegati a votare: per la Juventus presente probabilmente l’ad Giuseppe Marotta, per la Roma i dirigenti Mauro Baldissoni e Umberto Gandini, per la Lazio il presidente Claudio Lotito, per il Milan probabilmente l’ad Galliani, così come non mancherà il patron della Sampdoria, Massimo Ferrero, che ha espresso il suo endorsement per la riconferma di Tavecchio.

Per quanto riguarda la Lega di serie B, dall’incontro di giovedì al Coni hanno dato la conferma della loro presenza Stirpe (Frosinone), Lugaresi (Cesena), Sagramola (Brescia), Bonacini (Carpi), Accornero (Novara), Setti (Verona) e Corradino (Spezia). Saranno comunque presenti tutte le 22 società, non ci saranno deleghe.

I 90 delegati per le società della Lnd sono invece quelli eletti in base al regolamento elettorale approvato dal Consiglio federale e che vede una suddivisione per comitati regionali (dai 10 della Lombardia ai 2 di Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Umbria, Trento, Bolzano), ai quali si aggiungono tre delegati per il settore Giovanile e Scolastico e due ciascuno per la divisione Calcio a cinque e per i dipartimenti Interregionale e Calcio Femminile.

Per quanto riguarda invece i calciatori, per la Serie A ci saranno Gastaldello (Bologna), Rossettini (Torino), Bruno (Pescara) e Montolivo (Milan), oltre al vicepresidente dell’Aic, Morgan De Sanctis (Monaco).

Saranno invece 9 gli eletti per la carica di delegato degli arbitri: Luca Cavanna, Simone Spandrio e Livio Sasanelli (Macroregione Nord), Antonio Buccini, Antonio D’Agnese e Giampaolo Perini (Centro), Gennaro Colella, Francesco Scarcelli e Nicola Favia (Sud).

Come funziona l’elezione del presidente della Figc – il quorum

Sarà eletto presidente al primo turno chi ottiene tre quarti dei voti, al secondo chi ne ha due terzi, al terzo scrutinio basta la maggioranza assoluta dei voti.

Presidente dell’assemblea sarà il segretario generale del Coni, Roberto Fabbricini, e presente per un saluto istituzionale ci sarà anche il capo dello sport italiano, Giovanni Malagò.