Dura accusa del procuratore della Federcalcio Giuseppe Pecoraro, nel documento di chiusura delle indagini spedito ad Andrea Agnelli e agli altri dirigenti coinvolti nella inchiesta sul presunto accordo tra Juventus e gruppi ultras per assicurare la quiete allo stadio, il bagarinaggio e gli affari della malavita organizzata.
Come scrive oggi Il Fatto Quotidiano, che ha avuto accesso al documento, Pecoraro scrive che: “Con il dichiarato intento di mantenere l’ordine pubblico nei settori dello stadio occupato dai tifosi ‘ultras’, (Agnelli) non impediva ai tesserati, dirigenti e dipendenti della Juventus, di intrattenere rapporti costanti e duraturi con i cosiddetti ‘gruppi ultras’, anche per il tramite e con il contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata, autorizzando la fornitura agli stessi di dotazione di biglietti e abbonamenti in numero superiore al consentito, anche a credito e senza presentazione dei documenti di identità dei presunti titolari, così violando disposizione di norme di pubblica sicurezza sulla cessione dei tagliandi per assistere a manifestazioni sportive e favorendo, consapevolmente, il fenomeno del bagarinaggio”.
Sempre Il Fatto Quotidiano aggiunge che Andrea Agnelli, secondo gli inquirenti, avrebbe partecipato di persona ad alcuni incontri con esponenti malavitosi.
Nel frattempo la commissione parlamentare dell’Antimafia, che sta conducendo una inchiesta a tutto campo sui legami tra clan e curve, martedì prossimo ascolterà i magistrati torinesi.
L’inchiesta del procuratore federale FIGC fa seguito a quella dei magistrati di Torino, nel corso della quale non erano emerse frequentazioni e incontri diretti con la Juventus. Ma una intercettazione ha instillato qualche dubbio.
Così tra luglio e agosto gli investigatori hanno cercato di approfondire. Il risultato per i suoi risvolti penali è che al termine dell’indagine nessun dirigente è indagato.
Pecoraro in novembre ha ricevuto gli atti da Torino e, dopo ulteriori accertamenti, ha deciso di non archiviare. La Juventus – come riportato ieri sempre dal Fatto – ha indicato come persona informata l’amministratore delegato Beppe Marotta, anche se come visto, le parole di Pecoraro sono riferite direttamente al presidente Agnelli.
In seguito ai pezzi de Il Fatto quotidiano la Juventus ha emesso nella mattinata del 26 gennaio 2017 un comunicato in cui afferma di “aver affidato ai legali la tutela della propria onorabilità e rispettabilità“.