“L’assemblea di Rai Sport denuncia la gravità del momento che sta attraversando la testata, per la quale appare tanto più grave la vacatio sindacale determinatasi per il ritardo nell’indire le elezioni del nuovo Cdr, essendo scaduta dal 10 dicembre la rappresentanza di base uscente”. E’ quanto si legge in un documento approvato all’unanimità dall’assemblea di Rai Sport.
“Continua l’emorragia di ascolti per quasi tutte le trasmissioni storiche della testata in onda sulle reti generaliste – prosegue il documento -, i canali tematici Rai Sport 1 e Rai Sport 2 (quasi sempre fotocopia del primo) sembrano lasciati alla deriva, mentre sul piano tecnologico la promessa digitalizzazione della testata non è neanche iniziata. Proseguono invece e, anzi, si aggravano, i problemi al montaggio, con quotidiani disservizi che spesso fanno saltare i pezzi da mettere in onda nei nostri notiziari e in quelli di altre testate”.
“L’elenco dei problemi – si legge ancora – potrebbe proseguire con le continue violazioni del Contratto di Lavoro e un’organizzazione redazionale molto confusa. Tutti motivi che hanno portato la redazione di Rai Sport a “sfiduciare” il direttore di testata lo scorso 4 novembre. Ebbene da allora nessuna presa di posizione, iniziativa o comunicazione è stata espressa né da Gabriele Romagnoli, chiusosi ancora di più in un inaccettabile silenzio anche nel confronto sindacale, né dall’azienda”.
L’assemblea di RaiSport “ritiene grave questo stato di cose e recepisce con preoccupazione e disagio il comunicato congiunto emesso lo scorso 9 gennaio da Fnsi e Usigrai a commento delle dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’autorità anticorruzione, Raffaele Cantone. Ritornando sulla delibera emessa dall’Anac il 14 settembre scorso, Cantone ha parlato di procedure censurabili sul piano etico e morale nelle nomine di alcuni dirigenti esterni decise dall’attuale vertice aziendale. Ricordiamo che l’unico dirigente di testata giornalistica finito in questo elenco è il irettore di Rai Sport, Gabriele Romagnoli”.