Berlusconi, ultimo derby da proprietario? Resterà presidente: onorario e interventista

Il futuro del Milan sarà cinese, ma non senza Silvio Berlusconi. L’idea è emersa molto chiaramente nella serata di ieri con il presidente degli ultimi 30 anni del Milan che…

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Il futuro del Milan sarà cinese, ma non senza Silvio Berlusconi. L’idea è emersa molto chiaramente nella serata di ieri con il presidente degli ultimi 30 anni del Milan che ha puntualizzato i vari aspetti dell’imminente passaggio di consegne.

“I cinesi insistono con molta determinazione affinché io rimanga presidente del Milan. Ma restare presidente in una società di altri, era una cosa che non potevo tenere in considerazione. Mi hanno offerto la presidenza onoraria, senza la nomina di un altro presidente. Penso che potrebbe provarsi una situazione del genere”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, al termine di una cena post derby.

“Devo avere possibilità di intervento – aggiunge Berlusconi -, ad esempio dire sì o no su acquisti e cessioni e sullo schema da tenere in campo. Se questa cosa mi sarà attribuita, proverò di accettare la presidenza honoris causae. La permanenza di Galliani è un’altra delle condizioni che mettero’ per accettare“.

Nella serata di ieri era affiorato l’ennesimo dubbio sulla volontà di Silvio Berlusconi di voler chiudere, quando il presidente, arrivato a San Siro per il derby, aveva risposto che non sarebbe stato il suo ultimo Milan – Inter.

“A Montella ho fatto i complimenti per il secondo posto. Abbiamo alcune idee diverse sullo schema tattico: sono convinto che il modulo che ci ha portato a vincere per quasi trent’anni prevede le due punte e una mezz’ala dietro. Le due ali di ruolo, dotate di buon tiro, devono essere più centrali“.

Berlusconi poi risponde ad una domanda sul futuro di Donnarumma: “Siamo contenti che sia arrivato in Nazionale. Dietro di lui, però, c’è anche un altro portiere che i preparatori mi dicono essere altrettanto bravo e questo vuol dire che bisogna credere nel vivaio”.

Berlusconi ha poi rilanciato la sua idea di Milan italiano: “Se io non fossi riuscito o se non dovessi riuscire a concludere con questi soci cinesi”.

Berlusconi venderà? Qualche legittimo dubbio, a fine gara, lo hanno alimentato i sorrisi dal sapore di scetticismo che si è lasciato sfuggire Paolo Maldini a San Siro poco prima del derby, quando davanti alle telecamere nel garage dello stadio è stato toccato l’argomento dei cinesi in procinto di acquistare il Milan.

“Se rimaniamo così sarà abbastanza dura, ma magari si può migliorare, a gennaio i cinesi dovrebbero mandare i capitali“, ha commentato Teocoli mentre al suo fianco Maldini si lasciava andare a una risata sarcastica.