De Magistris inaugura il restyling del San Paolo: "De Laurentiis non lo voleva nuovo"

Fu il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a dire ‘no’ alla realizzazione di un nuovo stadio nel capoluogo campano, preferendo una ristrutturazione del San Paolo. O almeno, è questa…

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Fu il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a dire ‘no’ alla realizzazione di un nuovo stadio nel capoluogo campano, preferendo una ristrutturazione del San Paolo. O almeno, è questa la versione del sindaco partenopeo, Luigi de Magistris, che ne ha parlato in occasione della presentazione del piano di restyling del San Palo finanziato con un mutuo del Credito Sportivo al comune di Napoli da 25 milioni di euro complessivi: “I lavori allo stadio San Paolo sono uno sforzo tutto pubblico. Con la società non c’è alcun conflitto ma siamo intervenuti perché non era più possibile attendere”, ha detto de Magistris.

A chi gli chiedeva se alla fine della fiera non sarebbe stato più conveniente costruire un nuovo impianto, il primo cittadino ha spiegato che “quattro anni fa ci fu una proposta concreta. Io non ho cambiato idea, ma il presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis, esercitò la sua legittima volontà, dicendo di preferire il San Paolo“.

Una volta scelto di rimanere nell’attuale casa azzurra si è dovuto procedere alla ristrutturazione di un po’ tutto l’impianto: “Non si poteva più attendere, il San Paolo è lo stadio del popolo, non di qualcuno: un restyling era indispensabile, perché era dietro l’angolo il rischio concreto di non poter più giocare al San Paolo. L’abbiamo deciso come Comune. Abbiamo stilato un cronoprogramma serio per i lavori, diviso in più fasi, che non va in conflitto con la stagione agonistica. Inizieremo a fine anno e la seconda fase partirà a giugno”.

I primi interventi partiranno a dicembre e dureranno 90 giorni. Con questa prima tranche di lavori, per un importo di un milione e 400mila euro, si interverrà sulle aree di accoglienza delle squadre, sugli spogliatoi, sulla sicurezza e sulla Tribuna stampa “per renderla di livello europeo”. Le opere saranno realizzate dalla Napoli Servizi, società 100 per cento partecipata dall’Amministrazione comunale.

“Se la società intende proseguire con il progetto di ristrutturazione complessiva prevedendo risorse proprie, noi ne siamo felici – ha spiegato de Magistris – ma se così non fosse siamo pronti ad avviare un’ulteriore interlocuzione con il credito sportivo. Noi abbiamo accettato la sfida del presidente De Laurentiis che quattro anni fa espresse la legittima volontà di riqualificare il San Paolo invece di realizzare un nuovo stadio. Ora – ha proseguito – ci auguriamo di poter rafforzare il cammino intrapreso con la società sportiva anche dal punto di vista delle risorse“, ha concluso il primo cittadino partenopeo.