Le cessioni importanti in casa Sampdoria non sono mancate, ma sul mercato la società di Massimo Ferrero non si è tirata indietro in quanto alle operazioni in entrata.
Rispetto alla scorsa stagione gli addii sono stati di quelli pesanti, in pratica la colonna portante della rosa doriana. Vuoti colmati con investimenti comunque rilevanti soprattutto su giovani di prospettiva, il belga Praet su tutti.
Sampdoria, l’impatto del calciomercato in entrata
Il giovane centrocampista classe ’94 è stato infatti l’acquisto più costoso dell’estate per la Sampdoria. Dieci milioni di euro sono finiti nelle casse dell’Anderlecht, mentre il giocatore incasserà circa 1,1 milioni a stagione (2,2 lordi). Ma il belga non è stato l’unico arrivo: insieme a Praet infatti sono arrivati i vari Sala (riscatto), Schick, Cigarini, Linetty, Quagliarella (riscatto), Viviano (riscatto), Budimir, Dodò, Djuricic e Pavlovic. Quasi una intera squadra nuova, con alcuni investimenti interessanti in prospettiva.
L’impatto complessivo a bilancio dovrebbe così aggirarsi, stando alla simulazione effettuata in base alle indiscrezioni giornalistiche, sui 28 milioni di euro, di cui circa 9,8 per maggiori ammortamenti e 16 per i nuovi ingaggi (al lordo). Cifra comunque interamente coperta dalle cessioni.
Sampdoria, l’impatto del calciomercato in uscita
Soriano, Correa e Fernando: sono state queste le cessioni più importanti per la Sampdoria nell’ultima sessione di mercato. Quasi 40 milioni di euro complessivi, che a bilancio dovrebbero avere impatto per circa 27,7 milioni come plusvalenze. In più, il club doriano ha anche salutato De Silvestri, Moisander, Wszolek e Coda, che portano il totale delle plusvalenze poco sopra i 31 milioni.
A queste va aggiuno poi il risparmio degli ingaggi (anche degli altri giocatori che hanno lasciato Genova a 0) e degli ammortamenti, che dovrebbero portare il totale dell’impatto positivo intorno ai 44 milioni di euro. Cifra che non solo copre completamente gli investimenti, ma che dovrebbe anche garantire un guadagno rilevante per la società di Massimo Ferrero. Anche se il patron doriano deve ancora fare i conti con la “grana” Cassano.
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