La UEFA aggiorna i premi: quanto guadagnano le squadre in Europa League

Quanto guadagnano le squadre in Europa League 2016-2017, dopo che la UEFA ha ritoccato al rialzo i premi della stagione scorsa: il totale del montepremi è di 399,8 milioni di euro, quasi…

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Quanto guadagnano le squadre in Europa League 2016-2017, dopo che la UEFA ha ritoccato al rialzo i premi della stagione scorsa: il totale del montepremi è di 399,8 milioni di euro, quasi venti milioni in più rispetto a quanto messo a disposizione un anno fa dall’autogoverno del calcio europeo. Tra Champions League, Europa League e Super Cup, la UEFA incasserà 2,35 miliardi di euro e su questi valori, al netto dei costi e di altre spese, ha riaggiornato i prize money: 1,7 miliardi di euro da dividersi – secondo un rapporto di 3,3 a 1 – tra UCL ed Europa League, ovvero 1,31mld al primo torneo e 399,8 milioni al secondo. Per quando riguarda l’Europa League, 239,8 milioni vengono erogati in base alle prestazioni sportive; 160 milioni in virtù del mercato televisivo di appartenenza (market pool).

La divisione dei premi che mette a disposizione la UEFA per entrambi i suoi tornei risente del numero dei club di ogni federazione iscritti alla stesse competizione. Quest’anno, ad esempio, in Europa League ci saranno 4 squadre italiane alla fase a gironi – Roma, Inter, Fiorentina e Sassuolo – e questo inciderà sul totale da condividere: sarà diviso in quattro e la fetta per ogni club sarebbe stata più alta se la Roma si fosse qualificata alla fase finale della Champions. Da quelle parti, tutto diverso: senza i giallorossi Juventus e Napoli incasseranno qualche milione in più.

Come si dividono i premi le squadre dell’Europa League?

Premi per le prestazioni sportive (239,8mln)

Tutti i premi fissi sono stati aumentati di qualche centinaia di migliaia di euro rispetto alla stagione scorsa. Partiamo dalla fine: il massimo che una squadra può guadagnare dai premi per l’Europa League è di 15,7 milioni di euro, escluso il market pool. Per raggiungere questa soglia un club dovrebbe vincere tutte-tutte le partite, difficile ma non impossibile. La sola qualificazione ai gironi vale 2,6 milioni di euro e ogni vittoria nella prima fase assicura un incasso-extra di 360mila euro; il pareggio 120mila.

Vincere il girone significa incassare altri 600mila euro (erano 500) e qualificarsi da piazzata ne vale 300mila. I sedicesimi di finale permettono di ottenere 500mila euro; gli ottavi 750mila; i quarti di finale 1 milione e la semi finale 1,6 milioni. Perdere la finale porta nelle casse della società 3,5 milioni di euro, alzare il trofeo ne garantisce 6,5.

Market pool (€160m)

Calcolare quanto un club riuscirà a guadagnare dal market pool è piuttosto complicato, ma oggi la UEFA ha finalmente dato qualcosa in più delle linee guida. Il market pool viene distribuito in base alla valore del mercato televisivo di ogni club qualificatosi in EL, ma su quanto potrà guadagnare una singola società incidono altri fattori incontrollabili, come ad esempio il risultato delle altre avversarie della stessa nazione.

Prima parte del market pool – Dei 160 milioni, 80 saranno distribuiti in quote tra i club delle federazioni presenti con almeno una squadra qualificata alla fase a gironi: ogni quota sarà divisa in proporzione al valore del mercato televisivo di appartenenza e a sua volta questa fetta sarà distribuita tra i club della federazione iscritti al torneo sulla base del risultato ottenuto l’anno precedente nelle competizioni nazionali – campionato e coppa.

La seconda parte del market pool sarà divisa in proporzione tra le diverse fasi del torneo. Il 40%, 32mln, saranno destinati ai gironi; 16 milioni (20%) ai sedicesimi; 12,8mln (16%) agli ottavi; 9,6 (12%) ai quarti; 6,4 alle semifinali (8%) e il 4% sarà destinato alla finale, 3,2 milioni di euro. Ognuna di queste fette di market pool saranno divise tra le federazioni presenti in ogni fase del torneo, in modo proporzionale rispetto al valore del mercato televisivo di appartenenza. Come avviene per i primi 80 milioni, anche qui la quota nazionale viene a sua volta divisa tra tutti i club di una stessa federazione che partecipano alla medesima fase del torneo.