Stadio Friuli, il Comune di Udine chiede di demolire l'Udinese Store

Stadio Friuli Udinese Store. L’Udinese si sta preparando alla nuova stagione con l’idea di migliorare quanto fatto nell’annata da poco passata, ma è alle prese anche con diversi problemi fuori…

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Stadio Friuli Udinese Store. L’Udinese si sta preparando alla nuova stagione con l’idea di migliorare quanto fatto nell’annata da poco passata, ma è alle prese anche con diversi problemi fuori dal campo. Il club friulano, infatti, deve risolvere un contenzioso non da poco con il Comune relativo allo stadio Friuli dopo le numerose diatribe relative alla denominazione vissute negli ultimi mesi.

Come riporta “Il Messaggero Veneto”, l‘amministrazione cittadina ha infatti emesso un’ordinanza che impone la demolizione del fabbricato temporaneo con struttura in legno adibito a “store”. Si tratta di un luogo che i tifosi dell’Udinese conoscono bene visto che qui vengono vendute maglie e gadget della squadra ed è situata  davanti allo stadio Friuli, in viale Candolini, al fianco della biglietteria. L’ordinanza firmata dal dirigente del servizio dell’Edilizia privata, Giorgio Pilosio, è datata 14 marzo 2016.

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Il documento fa riferimento all’autorizzazione in precario rilasciata il 21 marzo 2011 e prorogata, in due diversi momenti, fino al 21 marzo 2014.

«Considerato che l’autorizzazione in precario – si legge nel documento – ha esaurito la sua efficacia il 21 marzo 2014, essendo scaduto il termine massimo di validità» è stato avviato «il procedimento per l’emissione dell’ordinanza di demolizione delle opere in precario e di ripristino dello stato dei luoghi». A questo punto la palla passa alla società: se il titolare dell’autorizzazione non provvede alla demolizione entrerà in campo una ditta incaricata dal Comune a spese del responsabile dell’abuso. Questo recita l’ordinanaza, anche se per ora non è stata ancora eseguita perché in situazioni del genere le tempistiche solitamente non sono rapide. Basti pensare che l’ordinanza notificata lo scorso marzo si riferisce a un’autorizzazione scaduta due anni prima.

Questa è infatti l’ennesima azione intrapresa dai dirigenti di Palazzo D’Aronco nei confronti dell’Udinese calcio finita, negli ultimi giorni, assieme al Comune, nel mirino della Guardia di finanza. Gli uomini delle Fiamme gialle stanno passando al setaccio gli incartamenti relativi al recupero crediti e all’operazione stadio.