Rcs Sport, la società attiva nell’organizzazione di eventi sportivi (in primis il Giro d’Italia) e nell’attività di consulenza nel campo delle sponsorizzazioni e dei diritti televisivi, ha chiuso l’esercizio 2015 con un un utile netto di 4,23 milioni, distribuendo 3,8 milioni di dividendo al gruppo Rcs, e dedicando poi il 10% dell’utile (423 mila euro) per finanziare scuole giovanili di formazione sportiva. Lo riporta il quotidiano ItaliaOggi.
Nel 2015, secondo quanto evidenziato da ItaliaOggi, i ricavi netti di Rcs Sport sono stati pari a 41,9 milioni di euro, in calo del 4,7% sul 2014. Una flessione legata anche al venire meno dal contratto che legava a società del gruppo Rcs all’Inter (che nel 2015 ha sciolto il legame con Rcs Sport per passare ad Infront) che nel 2014 aveva garantito ricavi per 2,36 milioni.
Nel dettaglio nel 2015 i ricavi da pubblicità di Rcs Sport sono stati pari a 17,6 milioni (-3,8%) mentre gli altri ricavi editoriali sono a quota 24,3 milioni (-5,4%). La redditività è però migliorata, con l’ebitda a 6,6 milioni (era di 2,7 mln nel 2014) e un risultato netto di 4,2 milioni, contro il rosso di 800 mila euro del 2014.
Quanto ai singoli eventi, i ricavi pubblicitari del Giro d’Italia 2015 sono saliti di 835 mila euro, e quelli della Color run sono cresciuti di 843 mila euro, mentre, come detto, sono venuti meno i 2,36 milioni del contratto con l’Inter.
I ricavi editoriali del Giro d’Italia 2015, invece, sono calati di 1,8 milioni poiché la gara 2015 è partita dalla Liguria (terra non certo famosa per l’attitudine a metter mano al portafoglio) e non dall’Irlanda. In calo di 1,46 milioni pure gli incassi del Dubai tour, di 232 mila euro quelli della Maratona di Milano, mentre dalla Color run sono arrivati 1,1 milioni di euro in più.
Alla voce «costi» una grossa incidenza ce l’hanno i servizi, che pesano per 22 milioni di euro. In particolare, le spese per gli ingaggi degli atleti nelle manifestazioni sportive sono pari a 7,5 milioni di euro, in calo del 14,7% sul 2014. I costi del personale arrivano invece a quota 2,6 milioni, contro i 2,1 milioni del 2014, a causa di un incremento dei dipendenti Rcs Sport, che passano da 22 a 34 unità. Il montepremi per il Giro d’Italia, infine, è di 1,4 milioni di euro, quello per la Tirreno-Adriatica di 140 mila euro.
Bilancio Rcs Sport, i piani di Urbano Cairo per il Giro
Nel bilancio di Rcs Sport non viene indicato in modo puntuale a quanto ammontino i ricavi del Giro d’Italia (il documento si limita a indicare la variazione rispetto al 2014). Tuttavia secondo quanto indicato da Urbano Cairo in una recente intervista il Giro avrebbe un giro d’affari di circa 25 milioni di euro. Troppo pochi per il nuovo azionista di controllo del gruppo RCS.
«Tutti sono pazzi del Giro – ha spiegato il presidente del Torino in un’intervista a La Stampa del 3 luglio scorso -. Eppure frutta solamente 25 milioni l’anno, vale a dire una quota minima di quanto invece riesce a ricavare il Tour de France che arriva a totalizzare 110 milioni ogni anno. Significa che quello del Giro è un risultato che da noi in Italia si può almeno raddoppiare a 50 milioni di euro».