Roberto Mancini se la prende con il Fair Play Finanziario: "Paletti ridicoli"

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inter mancini attacca dirigenti

mancini ffp paletti ridicoli – Il Financial Fair Play “mette dei paletti ridicoli che ho sempre contestato”Roberto Mancini non usa mezze parole per esprimere il suo giudizio sul FFP, il regolamento della UEFA che impone ai club europei di rispettare diversi vincoli di bilancio. In un’intervista al Guerin Sportivo che sarà in edicola domani, l’allenatore dell’Inter se la prende con le norme del calcio europeo: “Perché penalizzare dei club che hanno un padrone solido, in grado di garantire incassi, merchandising e continuità? Perché imporre sanzioni a società robuste, anche se indebitate?”, si chiede l’ex allenatore del Manchester City.

“La realtà – prosegue il Mancini-pensiero – è che certe regole vengono aggirate con stratagemmi di alta finanza. L’Inter, questa stagione, sarà penalizzata ma io spero che la società riesca a lavorare senza condizionamenti”. Vincoli di bilancio che l’Inter dovrà rispettare nonostante l’ingresso nell’azionariato del club di Suning.

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A proposito della nuova proprietà, Mancini dice al Guerin Sportivo che non è un problema “l’assenza del padrone. Quando organizzi bene la società, non incide mai negativamente. Basta creare una struttura solida, avere ambizione e lavorare”, dice il tecnico. “Non credete a chi dice che i club possono essere condizionati dalla lontananza della proprietà”. Suning è appena sbarcato nel mondo interista e oggi si pensa solo “a lavorare, bene e in sintonia. Poi affronteremo anche il futuro – assicura Mancini – Io devo conoscere loro e loro devono conoscere me. Ma le premesse sono buone”.

Secondo il mister gli investimenti provenienti dall’estero “possono portare idee e mentalità vincente. Non vedo alternative per le nostre società se vogliono competere con le grandi squadre straniere”, che possono contare su disponibilità economiche superiori a quelle messe a disposizione dai grandi patron di club italiani. E se la nuova proprietà volesse cambiare guida? “Ho sempre detto che amo troppo l’Inter per poterla tradire. Non sarò mai un peso: come dissi a fine campionato, se qualcuno non mi vuole sono pronto a farmi da parte“. Sfogliando l’album dei ricordi della scorsa stagione, l’allenatore dell’Inter definisce “una delusione grandissima” la mancata qualificazione in Champions League: “Sono stati tutti responsabili, compreso il sottoscritto”, ammette al Guerin Sportivo.