Che si vinca o che si perda il periodo successivo a Europei o Mondiali è sempre turbolento per quanto riguarda la politica del calcio italiano. E anche la spedizione francese non fa eccezione. In Federcalcio è già partita la resa dei conti, il risultato dell’Italia in Francia spiega i suoi effetti sulle elezioni di gennaio 2017, com’era previsto. Ne scrive oggi il quotidiano La Repubblica.
L’ex presidente Giancarlo Abete non ha gradito le parole di Carlo Tavecchio che a Montpellier, tracciando il bilancio della spedizione, ha detto: «Bisogna ricordare da dove siamo partiti, tornare al giorno dell’eliminazione dal Mondiale. A Mangaratiba fu un disastro, ci trovammo di fronte all’assenza della Federcalcio, con una Nazionale smarrita e senza centro di comando. In due anni, abbiamo fatto ciò che non si era visto nei 20 precedenti».
Abete, vicepresidente Uefa, era a Parigi per Francia-Islanda: informato a caldo, ha subito chiamato Tavecchio per un chiarimento. Ma poi, ieri mattina, dopo una più attenta lettura dei giornali, lo ha richiamato furioso: e la telefonata ha avuto toni assai vivaci.