Come funzionano seconde squadre Europa, mentre in Italia si discute sull’introduzione, negli altri campionati sono già anni avanti.
In Inghilterra, Germania, Spagna e Francia, infatti, le seconde squadre sono già una realtà, si chiamino riserve, Under 21 o squadre B. Il funzionamento quindi non è univoco, a dimostrazione che non esiste un unico modello, nonostante l’impressione è che si vada verso il modello iberico. Ma come funziona in ciascun campionato?
Come funzionano seconde squadre Europa, l’Inghilterra
In Inghilterra l’idea di un campionato riserve è nata addirittura nel 1911, quando venne creata la Central League, in cui partecipavano sia squadre riserve che prime squadre. Nel 1999 è stato sostituito dalla FA Premier Reserve League, riservata alle squadre del massimo campionato, con promozioni e retrocessioni legate al destino della società nella Premier League.
Dal 2012/13, invece, il campionato riserve si è trasformato nel vertice del calcio giovanile inglese, sotto il nome di Professional Development League. Diviso in due fasce d’età (Under 21 e Under 18), basato su due livelli per il campionato Under 21 e su tre livelli per quello Under 18 (indipendenti dai risultati della prima squadra).
Al torneo Under 21 (Barclays U21 Premier League) partecipano 24 squadre, 12 in Division One e altre 12 in Division Two, con promozioni e retrocessioni. Possono giocare in questo campionato giocatori tra gli Under 16 e gli Under 21, con l’eccezione di tre fuoriquota e un portiere che può essere sempre oltre età.
Come funzionano seconde squadre Europa, la Germania
In Germania invece esistono le vere e proprie squadre B, inserite nel calcio professionistico anche se non possono andare oltre la 3.Bundesliga (terza divisione del calcio tedesco) con però promozioni e retrocessioni libere da lì in giù, e dal 2008 non partecipano più alla Coppa di Germania. Anche perché nel passato c’erano stati casi particolari: non solo scontri diretti tra la prima squadra e la squadra B (Bayern Monaco Amateure contro Bayern Monaco nel 1976–77, Kaiserslautern Amateure contro Kaiserslautern nel 1997–98 e Stoccarda Amateure contro Stoccarda nel 2000–01), ma anche imprese come quella dell’Hertha Berlino II, che nel 1992-93 perse la finale della DFB Pokal contro il Bayer Leverkusen, con la prima squadra ko negli ottavi.
Nella stagione appena conclusa giocavano in 3.Bundesliga il Magonza II, il Werder Brema II e lo Stoccarda II, quest’ultimo retrocesso nella semi-professionistica, in cui giocano la maggior parte delle seconde squadre tedesche (ben 21 nel campionato 2015/16), con il Wolfsburg II che disputerà i playoff per la promozione. Dal punto di vista regolamentare, non esistono limiti di età e c’è ampia libertà di passaggi di giocatori tra la prima e la seconda squadra nel corso della stagione, anche fuori dalle finestre del mercato.
Come funzionano seconde squadre Europa, la Spagna
In Spagna c’è forse l’esempio più famoso, anche grazie a risultati di tutto rispetto delle seconde squadre. Che nella penisola iberica partecipano al calcio professionistico, a patto di essere iscritte almeno una categoria al di sotto delle prime squadre (e quindi non possono essere promosse in Liga, così come vengono retrocesse d’ufficio nel caso di retrocessione della prima squadra). Anche in Spagna, promozioni e retrocessioni libere, e qualcuno ha allargato pure alle squadre C: in più, nessun limite d’età, e passaggi liberi fuori dal mercato a patto che i trasferimenti siano di giocatori al di sotto dei 23 anni (o under 25 ma con contratto professionistico).
Non sono mancati, dicevamo, le imprese delle seconde squadre: storica quella del Real Madrid Castilla, finalista di Coppa del Re nel 1980 e l’anno successivo protagonista in Coppa delle Coppe, oltre ad essere stata vincitrice della Segunda Division nel 1984. Lo stesso Castilla (allenato da Zidane fino alla promozione in prima squadra, in cui gioca anche il talento norvegese Odegaard, nella foto di copertina) l’anno prossimo potrebbe esssere l’unica squadra in Segunda Division, visto che si giocherà i playoff per essere promossa dalla Segunda Division B (la terza serie spagnola), dove invece giocheranno circa una decina di seconde squadre.
Come funzionano seconde squadre Europa, la Francia
Anche in Francia esistono le squadre B, ma non sono inserite nel calcio professionistico: le società con un centro di formazione proprio possono salire al massima in CFA1 (la quarta serie), le altre in CFA2 (quinta serie). Nessun limite d’età, così come non ci sono limitazioni al passaggio dei giocatori: tanto che in Francia le piccole squadre protestano, perché spesso le squadre riserve sergono alle big per far tornare in forma i giocatori.
Come funzionano seconde squadre Europa, il Portogallo
Sistema simile alla Spagna in Portogallo, dove esistono le squadre B. Dal 2012 infatti sono state ammesse alla Segunda Liga, la Serie B portoghese, sei squadre B, di cui oggi cinque sono ancora nello stesso campionato (Porto, Sporting Lisbona, Sporting Braga, Benfica e Vitória Guimarães), mentre una è retrocessa nella terza serie (il Marítimo).
Le squadre hanno l’obbligo di avere in rosa 10 giocatori formati dal club, con età compresa tra 15 e 21 anni e che siano iscritti alla federazione portoghese da almeno 3 anni. I club non possono partecipare alle coppe, e non possono essere nello stesso campionato della società principale: possono invece retrocedere, sia “sul campo” che nel caso in cui la squadra A scenda di categoria. Ciò non toglie comunque alle seconde squadre di essere competitive: nella stagione appena conclusa, infatti, a vincere il campionato di Segunda Liga è stato il Porto B, con 86 punti in 46 partite.
Come funzionano seconde squadre Europa, le altre
In Olanda esiste una via di mezzo: le squadre “jong”, in stile Primavera, partecipano alla Beloften Eredivisie, con la prima classificata che può partecipare, nella stagione seguente, alla Coppa d’Olanda. Dal 2013/14, invece, le seconde squadre di Ajax, PSV Eindhoven e Twente partecipano Eerste Divisie, la Serie B olandese, senza poter però gicoare in Coppa. Limite d’età a 23 anni, permessi però tre fuoriquoita e un portiere, con passaggio in prima squadra solo raggiunte le quindici presenze.
Tra i casi più interessanti da segnalare anche la Norvegia. In cui, invece, le seconde squadre sono ammesse al calcio professionistico, ma non possono andare oltre la terza serie né giocare nel livello immediatamente inferiore a quello della prima squadra: solo tre fuoriquota in campo contemporaneamente (in panchina se ne possono portare altri, ma devono sostituire un giocatore oltre età), il resto tutti under 21.