La serie B rischia di morire. Parola di Franco Vinella, l’amministratore unico del Bari Calcio, ha voluto sottolineare le difficoltà del club registrate nell’ottemperare alle scadenze tributarie. «La serie B sta arrancando, più della metà delle società sono nelle nostre condizioni se non peggio, il rischio è quello di scomparire se non si fa attenzione. Il punto di non ritorno? La divisione tra Lega e Lega B. Per nostra fortuna la serie cadetta ha un presidente, Andrea Abodi, attento ai problemi della categoria».
I diritti tv
Un’altra bella spina nel fianco è il discorso dei diritti tv che secondo Vinella con la divisone tra A e B precluderebbe ai club cadetti qualsiasi contatto diretto con le emittenti; si avrebbe solo il diritto alla mutualità e non ci sarebbe una griglia predeterminata di pagamenti che possono essere inseriti, con precisione di scadenza, nei budget. Il risultato sarebbe una malsana distinzione tra incassi e pagamenti, cosa che non favorirebbe le società; inoltre l’amministratore unico del Bari ha ricordato che nel mondo del calcio si è arrivati ad una deroga che “ha spacchettato l’adempimento dei pagamenti del 16 dicembre delle retribuzioni e dei contributi da quello dell’Irpef (da effettuare il 16 gennaio)”. A Vinella piacerebbe che la deroga potesse essere estesa all’ordinario in modo tale da rimodulare i regolamenti calcistici.
Bari Calcio
Al San Nicola si è parlato anche di Bari e della sua crisi economica che sul campo si è tramutata in “un meno uno in classifica” dovuto al fatto che la società non è riuscita a concertare come sperato i flussi di cassa. “Il Bari non è riuscito a rendere esigibili i propri crediti legati ai diritti tv per i regolamenti bancari” ha concluso l’amministratore.