Nuovo stadio Cagliari, il Comune approva il progetto: pronto nel 2019

Nuovo stadio Cagliari. Il Consiglio Comunale di Cagliari ha approvato con 25 voti favorevoli e 1 astenuto il progetto per la realizzazione del nuovo stadio del club sardo presentato dal…

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Nuovo stadio Cagliari. Il Consiglio Comunale di Cagliari ha approvato con 25 voti favorevoli e 1 astenuto il progetto per la realizzazione del nuovo stadio del club sardo presentato dal presidente Giulini. Il nuovo impianto sarà Uefa 4, da 21 mila posti al coperto, potrà ospitare gare di Champions ed Europa League, qualificazioni a Mondiali, Europei e Olimpiadi (tranne le finali).

Il progetto si inquadra nel riattamento dell’area Sant’Elia e rientra tra le attività che devono essere realizzate in vista dell’appuntamento delle Olimpiadi del 2024 con le regate di vela.

E’ prevista la presenza di  un campo a 11, uno a 7, uno a 5 e due polifunzionali per basket, tennis e pallavolo. L’area commerciale – dalla quale resterà fuori la grande distribuzione -sarà invece di 10 mila metri quadrati, ma comprendente attività tutte legate al mondo dello sport.

Il progetto dovrebbe essere terminato entro il 2019 e prevede un investimento pari a 55 milioni di euro. Il sindaco del capoluogo sardo, Massimo Zedda, ha voluto sottolineare dopo la votazione quanto sia soddisfatto dell’idea del Cagliari e quanto possa essere rilevante per tutta la città poter contare a breve sul nuovo stadio: “Il progetto è serio e con indicazioni giuste. La famiglia Giulini è in Sardegna dal ’96, l’impianto vivrà 365 giorni l’anno. Udine e Torino? Un’opera privata da noi rimane pubblica”.

Con la delibera il Cagliari deve presentare il progetto definitivo con il quadro economico. A seguire, la procedura d’evidenza pubblica. La municipalità firma il record: Cagliari è la prima città a realizzare li una struttura secondo la legge 147/2013.

L’entusiasmo tra i tifosi della formazione rossoblù, che punta a tornare il prima possibile in Serie A, è gà alto. Erano in tanti, infatti, a sottolineare quanto fosse importante poter contare su  un impianto moderno e degno di una squadra che rappresenta tutta una regione e un popolo. Eì impossibile dimenticare le terribili condizioni in cui versava il Sant’Elia e il perido in cui la squadra sarda era costretta a scegliere, settimana dopo settimana, dove disputare la partita casalinga in programma (le varie sedi scelte sono state Parma, Quartu Sant’Elena e Trieste).