Trattativa Mediaset Vivendi, vicino l'accordo su pay tv e contenuti

Trattativa Mediaset Vivendi – E’ sempre più vicina l’alleanza strategica tra Mediaset e Vivendi. Secondo indiscrezioni circolate nel pomeriggio di oggi lo schema dell’accordo tra il gruppo controllato dalla famiglia…

MP & Silva, l'imprenditore Riccardo Silva

Trattativa Mediaset Vivendi – E’ sempre più vicina l’alleanza strategica tra Mediaset e Vivendi. Secondo indiscrezioni circolate nel pomeriggio di oggi lo schema dell’accordo tra il gruppo controllato dalla famiglia Berlusconi e il colosso dei media presieduto da Vincent Bolloré sarebbe ormai definito e mancherebbero solo le firme a ratifica dello stesso.

Per ora sarebbe stato congelata l’ipotesi dello scambio azionario, considerata la differenza di capitalizzazione tra Vivendi e Mediaset, che non consentirebbe di procedere a uno scambio su basi paritarie. Si sarebbe invece trovata una visione comune sul fronte dei contenuti e declinata su un programma articolato in tre punti:

  1. Realizzazione in comune di contenuti di alta qualità e destinati a un pubblico internazionali per competere a livello globale con le grandi major Usa;
  2. La creazione di una piattaforma di streaming online capace di tenere testa a colossi del calibro di Netflix (che è anche produttore di serie tv e film). All’interno del perimetro della web tv on demand di Vivendi-Mediaset confluirebbe Infinity, la piattaforma del biscione che propone film e serie tv e il portale recentemente acquisito da Vivendi in Germania, Watchever.
  3. Alleanza nel mercato della pay tv tra Mediaset Premium e Canal+ per dare vita a una piattaforma paneuropea in grado di reggere la concorrenza del gruppo Sky di Rupert Murdoch.

Non è ancora chiaro se l’alleanza porterà subito all’ingresso di Vivendi nel capitale di Premium. Ma non è detto che questa non possa essere realizzata in una fase successiva.

Secondo quanto riportato dall’edizione online di MF, a breve, probabilmente già la prossima settimana (al massimo entro una decina di giorni), la società francese che fa riferimento a Bolloré e il gruppo televisivo della famiglia Berlusconi dovrebbero dare l’annuncio ufficiale.