Gazzetta Tv, almeno per ora, non chiuderà. Ma il canale televisivo della rosea, lanciato nei mesi scorsi con grandi ambizioni da Rcs Mediagroup, sembra destinato a lasciare il canale 59 della piattaforma digitale terrestre per diventare una più economica web tv. La conferma alle indiscrezioni delle ultime settimane è arrivata direttamente dall’amministratore delegato del gruppo editoriale di Via Rizzoli, che questa mattina ha presentato il piano strategico triennale 2016-2018.
«Stiamo facendo le nostre valutazioni», ha spiegato Cioli con riferimento a Gazzetta Tv, «Non vedo onestamente una sostenibilità nel futuro con questo modello. Ci stiamo muovendo verso una strategia di uscita. Sarà il meglio che potremo fare per mantenere il valore dell’esperienza fatta, trasferendo questa piattaforma su web e su mobile».
Costata 10 milioni nel primo anno dal lancio, Gazzetta Tv non ha infatti portato i risultati sperati. La raccolta pubblicitaria dovrebbe attestarsi sui 5,5-6 milioni al massimo, a fronte di uno share inchiodato allo 0,18%. E se l’ex amministratore delegato del gruppo di via Rizzoli, Pietro Scott Jovane, si aspettava grandi risultati dal canale digitale legato alla Gazzetta dello Sport, il nuovo top management, capitanato da Cioli, è intenzionato invece a limitare i danni.
Certo è, si fa notare in ambienti finanziari, che spegnere il canale a un anno dal lancio sarebbe un clamoroso autogol visto che poi è associato a un brand forte e consolidato come quello del quotidiano sportivo diretto da Andrea Monti, il giornale più letto in Italia.
Quanto a Rcs Sport, la controllata del gruppo editoriale che organizza eventi sportivi tra cui il Giro d’Italia, l’ad del gruppo editoriale ha sottolineato che il gruppo è intenzionato a privarsi di questo asset, che rappresenta «un’area in cui investiremo, importante per il futuro». «Si può pensare», ha spiegato Cioli, «che in futuro si possa unire la forza con altri partner». Sul dossier Rcs Sport, secondo indiscrezioni circolate nelle ultime settimane, ci sarebbero importanti operatori del mondo dei diritti tv e dell’organizzazione di eventi sportivi, come Wanda Sports (la ex Infront) e Img.