Abete: “Squalifiche Blatter e Platini? Tempi troppo lunghi”. Giancarlo Abete, vice presidente della Uefa ed ex presidente della FIGC ha voluto dire la sua in merito alla vicenda che coinvolge il presidente della Uefa Michel Platini e il numero uno della Fifa Sepp Blatter, sospesi entrambi per 90 giorni e alla possibile squalifica che i due potrebbero subire, anche se per ora nessuna decisione ufficiale è stata presa: “Potrebbe esserci una lunga squalifica per Platini e Blatter? Non si possono commentare delle indiscrezioni da fonti anonime, ma si può fare una riflessione: l’incredibile situazione collegata ai tempi. Il 15 ottobre c’è stata una riunione del comitato esecutivo, preceduta da una conference call e poi un incontro con i presidenti delle 54 federazioni e lì la Uefa chiese che ci potesse essere un giudizio rapido e se Platini avesse avuto la possibilità di portare le sue tesi, eventualmente anche al Tas, ma è passato oltre un mese e non è successo nulla“.
Abete ha così voluto precisare che proprio i tempi così lunghi sono un elemento tutt’altro che positivo: “Questa vicenda testimonia l’assoluta ingovernabilità, in termini di tempi certi, affidata alla Fifa. Non sono sostenibili tempi così lunghi che determinano un grave danno a Uefa e Fifa. Questo sta a testimoniare che chiunque verrà eletto dovrà mettere mano subito ai codici di giustizia sportiva” – ha sottolineato a “La politica nel pallone” su Gr Parlamento.
Abete si dice inoltre sicuro che se Platini sarà eleggibile alla presidenza della Fifa, il segretario Gianni Infantino ritirerà la sua candidatura. “Se Platini risultasse eleggibile e ritenesse di portare avanti la candidatura, sono convinto che Infantino rinuncerebbe alla sua candidatura. In sede di comitato esecutivo si è pensato che Infantino potesse essere una persona di qualità, in grado di essere un riferimento per la Uefa, qualora non potesse portare avanti la candidatura di Platini”.
La decisione del Comitato Esecutivo della Fifa dovrebbe comunque arrivare entro Natale: “Ci mancherebbe altro che non arrivasse entro Natale. Un tesserato cosa può pensare, in termini di garanzie, se vede che i presidenti di Fifa e Uefa non riescono ad ottenere una decisione in tempi compatibili con l’importanza dei problemi del mondo del calcio? La giustizia sportiva italiana questi problemi collegati agli iter dei ricorsi non li ha”.
L’ex presidente della FIGC ha inoltre parlato anche degli Europei di Francia 2016, un tema particolarmente di attualità dopo gli attentati di Parigi di pochi giorni fa: “Il sorteggio di metà dicembre a Parigi è confermato, non c’è nessuna indicazione diversa dall’Uefa, che ha condannato quanto accaduto nell’intenzione però di continuare ad andare avanti senza accettare ricatti, rafforzando le misure di prevenzione. Il tema della sicurezza è sempre centrale per Europei e Mondiali, e lo era già prima di questi eventi terribili. Anche in passato ci sono state delle preoccupazioni per certe manifestazioni ma tutto si è sempre svolto senza problemi, e mi auguro accada lo stesso anche nel 2016. Se l’organizzazione è efficiente, l’intelligence può fare la differenza”. Il rischio di meno gente allo stadio comunque esiste: “Ogni persona si chiede quanto valga la pena affrontare rischi quando l’evento si può vedere a casa. Ma questo perchè si crea una peggiore qualità della vita, non per paura – conclude Abete – però bisogna superare questi eventi terroristici. Sono una realtà che non può sostituire la convivenza civile”.