“In termini di relazioni e sviluppo del calcio italiano dobbiamo lavorare insieme. Juve, Milan e Inter sono gli ambasciatori del calcio italiano nel mondo e credo che Pallotta alla Roma stia cercando di fare anche lui del suo meglio per entrare in questo gruppo”. Se non è una svolta nella rivalità Juventus-Inter poco ci manca. Le parole spno di Erick Thohir rilasciate questa mattina a Tuttosport in una lunga intervista in cui il presidente indonesiano dell’Inter afferma: “Ho sempre creduto che tra i presidenti e i club ci debbano essere delle relazioni amichevoli. Ma ogni decisione che prendo deve essere la migliore per l’Inter”.
In quest’ottica Thohir – che già nel marzo scorso aveva espresso apprezzamento per il lavoro di Agnelli alla Juventus, e non si è mai voluto inserire nella diatriba tra i due club – spiega i recenti intrecci di mercato: “La trattativa Vucinic-Guarin non credevo che fosse un buon affare per noi, questo e’ il motivo per il quale l’ho stoppata. Ma per Hernanes, ho dato l’ok perche’ andava bene, e’ un ottimo centrocampista e soddisfaceva i bisogni della Juventus, quindi abbiamo chiuso l’accordo, senza pregiudizi rispetto a quanto e’ successo in passato per altre trattative”.
Ed al contempo l’indonesiano rivela un retroscena sui rapporti con Agnelli: “Ho incontrato Andrea a Berlino, c’ero anche io nei giorni della finale di Champions, gli ho dato la mano e gli ho fatto le mie congratulazioni. Una squadra italiana che va in finale o che vince la Champions e’ un bene per la Serie A. Anche i tanti team che l’anno scorso hanno fatto bene in Europa League e che stanno facendo bene anche quest’anno sono un bene per la Serie A. Ovviamente, come accade fra Inter e Juve, io voglio competere e vincere contro Agnelli”.
“Noi abbiamo un progetto studiato su quattro-cinque anni e in primo luogo vogliamo tornare in Champions. Le ultime due stagioni sono state ‘up and down’, cosi’ cosi’, ma il nostro obiettivo era l’Europa League. Quest’anno vogliamo a tutti i costi tornare in Champions. Mancini e i giocatori ne sono consapevoli e si stanno impegnando per questo. Nelle prime 11 giornate abbiamo fatto bene, soprattutto se guardiamo ai punti raccolti. Ma per lo scudetto mancano ancora 27 partite…”.
Thohir ricorda poi il cammino fatto in questi due anni di presidenza: “Due anni fa avevamo dei sogni e ci siamo posti degli obiettivi, ma questo anniversario e’ uno dei momenti piu’ belli per me all’Inter: prima di tutto perche’ sia dal punto di vista sportivo che del management stiamo finalmente vedendo dei risultati importanti. Il fatturato e’ cresciuto di oltre il 10% ed e’ la prima volta che siamo, di poco, in positivo – ha assicurato -. Sotto l’aspetto commerciale abbiamo fatto meglio delle previsioni, con la vendita dei biglietti abbiamo battuto il record d’incasso di serie A per due volte contro il Milan e Juventus. Pirelli? Loro sono nostri partner da tanto tempo e la nostra intenzione e’ di rimanere con loro e credo che anche Pirelli voglia continuare insieme a noi. Abbiamo ancora un anno di contratto, non e’ che scade il prossimo mese, c’e’ ancora tempo. Vorremmo continuare insieme a loro perche’ sono un grande partner e poi, quanti club nel mondo possono dire che il presidente dello sponsor principale e’ anche un grande tifoso della squadra?”.
Ai tifosi assicura che “la dirigenza e’ impegnata nel progetto come Mancini e Moratti e questo e’ il motivo per il quale le cose stanno funzionando in questo momento. Non e’ il risultato finale, ma stiamo andando nella giusta direzione. Non sara’ facile raggiungere l’obiettivo di andare in Champions, ma ci crediamo fortemente. Stiamo costruendo qualcosa, abbiamo portato in societa’ i migliori professionisti per determinati ruoli. E non sono d’accordo con chi punta il dito sul fatto che ci sono molto stranieri: bisogna portare la gente migliore, indipendentemente dalla loro provenienza”.
Moratti lascerà? “Condividiamo la stessa visione delle cose: vogliamo fare di tutto perche’ l’Inter torni a essere tra i 10 club piu’ importanti al mondo. Ci rispettiamo molto e quando ci incontriamo ci scambiamo le nostre idee. Non parliamo di comprare o di vendere; lui ha il diritto di dire quello che ha detto, ma questo non significa che vendera’. La cosa piu’ importante e’ che noi rispettiamo la nostra partnership e che siamo convinti del progetto che stiamo portando avanti insieme”.
Su Mancini dice: “Roberto ha ottenuto degli ottimi risultati e per questo lo abbiamo scelto. La seconda cosa che mi piace molto di lui e’ la sua capacita’ di essere leader, ha carattere ed e’ anche molto intelligente. Siamo molto contenti dei risultati, di come sta guidando la squadra e di come la gestisce perche’ non e’ semplice avendo inseriti molti nuovi giocatori. Noi abbiamo creduto nel suo lavoro e nella sua personalita’. Siamo contenti, credo lo sia anche lui: condividiamo le stesse visioni. Lo vuole il Chelsea? Dovete chiedere a Mancini. Se chiedete a me se lui restera’ all’Inter per i prossimi 10-15 anni, non so la risposta. Forse no, chissa’. Ma al momento, noi abbiamo un accordo per lavorare assieme per i prossimi 2-3 anni e non penso che lui sia il tipo di persona che lascia un progetto a meta’”.
Si parla anche di Jose’ Mourinho. “E’ un ottimo allenatore, ma non ci siamo mai parlati. Certo, anche lui sarebbe un allenatore da Inter, ma non credo sia corretto fare paragoni tra i due. Noi abbiamo completa fiducia in Mancini, dobbiamo aspettare i risultati e vogliamo che sia parte della storia dell’Inter ancora per molti anni. Mancini ha chiesto quattro giocatori per gennaio? Noooo”.