Le autorità britanniche hanno rilasciato su cauzione il presidente dell’Orient Becchetti, patron dell’italo-albanese Agon Channel, fermato a Londra alcuni giorni fa in seguito a un mandato internazionale emesso da Tirana. Lo riporta l’edizione odierna de Il Tempo in seguito alle conferme delle autorità consolari italiane.
La notizia – corredata dal particolare che la cauzione pagata è di 50 mila sterline – ha avuto risalto anche sui media inglesi poichè Francesco Becchetti è proprietario dal 2014 del Leyton Orient, società di League 2 (attualmente settima in piena zona promozione dopo la retrocessione dello scorso anno).
Il Daily Mail ha riportato alcune dichiarazioni di Becchetti secondo cui “Le richieste albanesi non dovrebbero avere alcun impatto sui suoi doveri e le responsabilità quale Presidente del Leyton Orient”.
Doug Harper, presidente dei supporter della società (un organismo che in Inghilterra ha particolare importanza perchè considerato l’espressione dei principali stakeholders ovvero portatori di interesse nei confronti del club), il Leyton Orient Fans Trust (LOFT), ha dichiarato a Sportsmail: “Stiamo seguendo questi nuovi eventi da vicino e rimaniamo preoccupati di come questo potrebbe influire sulla proprietà e le finanze del club”.
Il caso di Becchetti non ha avuto bisogno di un particolare supporto da parte della diplomazia italiana, a parte il consueto contatto con gli avvocati. Sempre secondo quanto confermato dal consolato, a Becchetti è stato ritirato il passaporto, in attesa di ulteriori decisioni sull’estradizione.
In Albania intanto vanno avanti le indagini sulla sua attività, finita nel mirino delle autorità investigative che sospettano irregolarità nei conti economici. Agon Channel, canale con sede in Albania ma dai contenuti prettamente italiani, era stato il primo esempio di televisione «delocalizzata». Molti volti noti del piccolo schermo italiano che erano rimasti senza lavoro avevano preso la decisione di volare in Albania e seguire l’avventura di AgonChannel. Poi la situazione è precipitata.
Becchetti è stato lasciato libero con l’obbligo di estradare in Albania – dove è sospettato di diversi reati economici (riciclaggio e falso in documentazione) – entro i primi 15 giorni di dicembre. Il documento ufficiale relativo all’arresto è arrivato solo pochi giorni fa alla Procura di Tirana. La Corte ha sequestrato beni di Becchetti e dicono di avere le prove per «lo schema utilizzato per eludere 770 milioni di tasse e riciclaggio di denaro».