Caso Infront, a spiegare la propria posizione in merito all’inchiesta aperta della Procura di Milano, è il Brescia tramite un comunicato stampa.
Infatti, proprio in merito ad alcune indiscrezioni di stampa che vorrebbero anche il Brescia nel mirino della Procura di Milano che indaga sul cosiddetto “sistema Infront”, si registra la presa di posizione del club lombardo che ha diramato un comunicato stampa in cui si precisa che “l’unico rapporto intrattenuto e in essere con Infront Italy e’ costituito esclusivamente da contratto promopubblicitario”.
Un contratto, si precisa sempre nel testo, “che ha iniziato a spiegare effetti solo dal 01.07.2015”. Infine, il Brescia aggiunge che “in relazione a tale contratto alcun importo e’ stato corrisposto da Infront Italy anteriormente all’01.07.15 e, conseguentemente, alcuna anticipazione sui corrispettivi di tale contratto era intervenuta al momento della ricapitalizzazione della società”.
E’ importante ricordare che, l’inchiesta ha due filoni: uno riguarda appunto i finanziamenti di Infront alle squadre, l’altro l’assegnazione dei diritti tv della Serie A dal 2015 al 2018.
Al centro dell’attenzione in questo caso, quindi, ci sarebbero i contratti tra Infront e le società calcistiche che vanno da servizi di ricerca degli sponsor alla pubblicità fino alla gestione dell’hospitality negli stadi ed alla commercializzazione dell’archivio televisivo.
Inoltre, bisogna tener anche conto che, quest’estate Infront ha acquisito Gsport, società che raccoglieva la pubblicità di Fiorentina, Carpi, Cagliari, Cesena, Livorno e Pescara. Infront quindi gestisce (in tutto o in parte) il marketing di 12 club di Serie A: Atalanta, Carpi, Chievo, Genoa, Fiorentina, Inter, Lazio, Milan, Palermo, Sampdoria, Verona e Udinese.
Oltre ai club della massima serie, Infront gestisce il marketing anche di 6 club di Serie B: Bari, Brescia (che in passato lavorava con Gsport), Cagliari, Cesena, Livorno e Pescara. Bogarelli commercializza inoltre i diritti d’archivio di 15 società su 20 in A: tutte tranne Empoli, Juventus, Roma, Sassuolo e Torino. Un impegno finanziario annuo di circa 100 milioni con un minimo garantito ai club.