Spettatori Serie A ancora in calo, Carpi e Frosinone abbassano la media

Il campionato di Serie A nelle prime 7 giornate della stagione 2015/16 ha perso l’1,9% degli spettatori a fronte di un aumento generale medio dei primi 5 campionati professionistici europei dell’1,3%.

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(Foto: Insidefoto.com)

Il campionato di Serie A nelle prime 7 giornate della stagione 2015/16 ha perso l’1,9% degli spettatori a fronte di un aumento generale medio dei primi 5 campionati professionistici europei dell’1,3%. Una emorragia continua che riflette la disaffezione del pubblico nei confronti di un gioco sempre più parlato e sempre meno vissuto. Lo dice uno studio KPMG sull’affluenza media agli stadi.

In Europa i 5 campionati più importanti hanno registrato un aumento di presenze complessivo che ha portato il numero medio di spettatori per ogni partita a 29.920 persone, per un totale di 11,4 milioni di fan coinvolti in tutta Europa.

A farla da padrona è sempre la Bundesliga che cresce dell’1,3% con 43.359 spettatori medi (+1,3% dopo il +2,1% della stagione precedente). Segue la Premier League con 36.450 spettatori medi: un divario che l’Inghilterra spera di colmare grazie ai lavori di ampliamento e ristrutturazione di molti stadi nell’ottica di un aumento della capienza. In particolare KPMG pone l’accento in questo momento sui lavori che riguardano Manchester City, Liverpool, West Ham e Tottenham.

Spettatori Serie A - Dopo le prime 7 giornate si registra un calo dell'1,9%
Spettatori Serie A – Dopo le prime 7 giornate si registra un calo dell’1,9%

Per quanto riguarda la Liga, invece, si registra il più marcato incremento con un +5% di partecipazione che significa 27.960 spettatori medi a partita. Un balzo dovuto soprattutto al ritorno in massima serie del Betis Siviglia, società che da sola fa oltre 38 mila presenze allo stadio.

Spettatori Serie A – Effetto Frosinone e Carpi

Come detto la Serie A scende ancora. Se lo scorso anno c’era stato un arretramento rispetto al 2013/14. Nelle prime 7 giornate della stagione 2015/16 il campionato italiano ha ceduto un altro 1,9% e fa peggio anche della Ligue 1 che lascia sul campo l’1,6% delle presenze. Nemmeno l’inizio sorprendente del nostro campionato è stato d’aiuto per rilanciare l’interesse.

Da sottolineare, comunque, come KPMG evidenzi, analizzando i dati dei singoli club, che il regresso della serie A italiana sia principalmente dovuto alla presenza dei piccoli club. Nelle ultime cinque squadre meno seguite infatti se ne trovano ben 4 italiane: Sassuolo, Empoli, Carpi e Frosinone. Sarà poco popolare dirlo in questi giorni, ma nella serie A 2015/2016 si sta realizzando la nefasta previsione di Lotito.

Spettatori Serie A - le rilevazioni di KPMG sulle presenze allo stadio
Spettatori Serie A – le rilevazioni di KPMG sulle presenze allo stadio
Spettatori Serie A - le rilevazioni di KPMG sulle presenze allo stadio
Spettatori Serie A – le rilevazioni di KPMG sulle presenze allo stadio

In Germania l’ultima è l’Ingolstad che supera comunque i 14 mila biglietti venduti ad ogni partita mentre in Inghilterra c’è il piccolo Bournemouth con solo 11.192 presenze. Sempre in Inghilterra, tanto per dare una proporzione il Watford (20.101 presenze) che è penultimo in Premier per affluenza farebbe meglio di 11 società italiane mentre in Germania il Bayer Leverkusen che è terzultimo con 27.450 persone in media a partita sarebbe settimo in Italia (fa poco meno del Napoli). Un paragone impietoso, comunque, che mostra soprattutto la divaricazione del nostro campionato.

In vetta troviamo il Borussia Dortmund che si conferma società più seguita al mondo con più di 83 mila presenze allo stadio (83.144) davanti al Barcellona che conta ad ogni partita 76.704 persona. La prima italiana si trova al quattordicesimo posto ed è l’Inter con 48.354 spettatori in media davanti alla Roma (22esima con 42.079): le prime due del nostro campionato sarebbero rispettivamente ottava e undicesima in Bundesliga, quinta e sesta in Premier League.