Calcioscommesse, un problema tutto da risolvere ancora in Italia. Un “fulmine a ciel sereno”, lo definirono in casa Genoa. Un fulmine da temporale estivo, scagliato dal procuratore federale Stefano Palazzi, che ha presentato ad agosto scorso una richiesta di revocazione per quel che riguarda il procedimento relativo alle gare Lazio-Genoa e Lecce-Lazio del maggio 2011, finite al centro dell’inchiesta sul calcioscommesse.
Nell’estate 2013 Genoa e Lecce vennero assolti, insieme agli altri tesserati coinvolti (per il Grifone Omar Milanetto). Nel frattempo però sono arrivate le dichiarazioni di Hristyian Ilievski, il cosiddetto “capo degli zingari”, davanti al gip di Cremona Salvini, e al procuratore Di Martino. E Palazzi ritiene siano sufficienti per chiedere la revocazione e quindi un nuovo procedimento.
Intanto domani alle ore 12.15, la Corte Federale d’Appello per esaminare il ricorso per revocazione del Procuratore Federale avverso i seguenti casi: incongruità della sanzione di 4 mesi inflitta al calciatore Stefano Ferrario in relazione alla gara Lecce-Lazio del 22 maggio 2011; reiezione del ricorso proposto dalla Procura Federale con riferimento alla posizione del calciatore Stefano Ferrario (Lecce-Lazio del 22 maggio 2011); proscioglimento del calciatore Omar Milanetto e del Genoa in relazione alla gara Lazio-Genoa del 14 maggio 2011; proscioglimento dei calciatori Massimiliano Benassi e Antonio Rosati e del Lecce dalla incolpazioni loro ascritte in relazione alla gara Lecce-Lazio del 22 maggio 2011.
In tutto questo però, c’è da dire che la Lazio e Mauri restano fuori da tale discorso perché, essendo state condannate nel 2013, erano già andati fino al Tnas (per Mauri condanna ridotta da 9 a 6 mesi, riconosciuta solo l’omessa denuncia per Lazio-Genoa; il club era stato sanzionato con 40mila euro): il codice non prevede la possibilità di revocazione di un arbitrato. Quindi i biancocelesti restano fuori per un cavillo tecnico. A questo punto sarà la Corte federale d’appello a decidere riguardo alla richiesta di revocazione, i tempi non saranno lunghi: se ci sarà revocazione si arriverà al massimo a ottobre per la decisione finale. Palazzi ribadirà le richieste già fatte due anni fa: tre punti di penalizzazione per il Genoa (responsabilità oggettiva), tre anni e mezzo di squalifica per Milanetto. Va detto che, in caso di condanna per responsabilità oggettiva, le squadre sconfitte hanno preso un punto (sarebbe il caso del Genoa). Un’eventualità che, in casa rossoblù, non si prende in considerazione.
Inoltre, sempre nella giornata di domani, sarà esaminato il ricorso del Novara avverso la penalizzazione di due punti in classifica, da scontarsi nella stagione sportiva 2015-2016, inflitta a seguito di deferimento del Procuratore Federale, e l’inibizione di tre mesi a Massimo De Salvo; il ricorso del Procuratore Federale avverso l’ordinanza decisoria del Tribunale Federale per la rinnovazione del deferimento nei confronti della Cavese e di alcuni dirigenti.