Carlos slim atletico madrid – Deve esserci qualcosa che attrae più di ogni altra i milionari all’Atletico Madrid. Deve’essere la sua storia, lunga e gloriosa anche se non quanto quella di Real Madrid e Barcellona. O forse, più probabilmente, deve essere per il fatto che si tratta di un club della capitale spagnola. Qui, la bolla edilizia è scoppiata già da tempo, ma c’è chi crede che questa città possa ancora dare qualcosa ai loro portafogli.
Il primo è stato Wang Jianlin, magnate cinese tra i più ricchi del suo Paese e uomo diposto a spendere 1 miliardo di euro per rilevare Infront. Prima di prendersi il disturbo, Jianlin ha anche staccato 45 milioni per rilevare il 20% del pacchetto dei Colchoneros. Una cifra non particolarmente alta, ma che in questi caso serve da biglietto da visita per investimenti più ingenti.
Il fascino del mattone madrileno
Non è un caso che quando è sbarcato a Madrid, già da tempo si parlava dell’interesse di Jianlin, che con il Wanda Group opera nel mattone, nel riversare denaro nell’area dell’ex progetto di Eurovegas, il mega parco di divertimenti e scommesse stile Las Vegas poi fatto naufragare dal Governo spagnolo. E che ora rischia di far fare la stessa fine al “Progetto Campamento”, dal nome della zona a sud est di Madrid per cui Jianlin ha progettato un investimento e che era convinto di poter attuare in tempi brevi. Parliamo di un complesso di appartamento, centri commerciali e strutture per il divertimento pensato solo per famiglie, da costruire in una zona da riqualificare. Jianlin si era detto disposto a mettere mano al portafogli in maniera decisa, ma la recente crisi economica che ha colpito la Cina e le borse asiatiche avrebbe messo un freno ai suoi progetti. Nel frattempo, Wanda ha con il Governo spagnolo un accordo verbale per le linee guida di partecipazione all’asta dei terreni.
D’altronde Jianlin ci avrebbe rimesso nella recente crisi, secondo i dati di Blooomerg, 17,7 milioni di euro. Briciole, in confronto a chi ha come patrimonio personale secondo Forbes 76 miliardi di dollari. E a chi, sempre secondo la rivista statunitense, tra il 2010 e il 2013, è stato l’uomo più ricco del mondo. Il messicano Carlos Slim è un altro riccone, insomma. Che con il cinese Jianlin ha in comune i progetti nel calcio e nella capitale spagnola.
Sotto il controllo di Slim, oggi in America Latina ci sono 100 milioni di utenti che si affidano ad una delle sue tre compagnie telefoniche. Nella cassaforte di famiglia ci sono anche il 3% del pacchetto azionario della Apple e catene di ristoranti. La sua attività contribuisce al 5% del Pil messicano. Ma Slim non è solo affari. L’imprenditore è un grande amante d’arte. Nel suo bouquet di quadri compaiono Leonardo Da Vinci e Tintoretto, Modigliani e Mirò. E fra poco, tra le sue opere ci sarà anche il nuovo stadio dell’Atletico Madrid.
150 milioni per finire La Peineta
Il progetto della Peineta prevede dal 2009, anno dell’accordo tra l’allora sindaco di Madrid e il presidente del club, Enrique Cerezo, che la struttura già esistente (è stata inaugurata nel 1994 come stadio di atletica) divenga di proprietà dell’Atletico Madrid una volta conclusi i lavori di ammodernamento. La questione si è però subito complicata, perchè di fatto la struttura doveva essere inserita nel programma olimpico di Madrid, che negli anni precedenti si è più volte candidata ai Giochi, fallendo.
Nel frattempo il club, che doveva prendere possesso del club nel 2012, si è ritrovato a dover pagare per il terreno del progetto a lungo, ritrovandosi a sborsare più denaro di quanto preventivato. Il club ha così firmato due accordo con la Fomento de Construcciones y Hire (FCC) e con la produttrice di Mahou (che possiede terra accanto al Calderon) per costruire 2000 case nel terreno vicino allo stadio. Ma il crollo dei prezzi delle case in Spagna ha fatto sì che la stessa FCC abbia, conti alla mano, detto chiaramente all’Atletico che con la vendita degli appartamenti non si sarebbe potuto finanziare l’operazione-Peineta. Alla fine l’impressione è che le case verranno cistruite, ma a condizioni diverse da quelle già concordate: l’Atletico ha bisogno di liquidi.
Ok, ma Slim che c’entra? Entra in gioco adesso. Perchè il messicano ha le quote di maggioranza della FCC e grazie all’intervento di una sua altra società, inietterà 150 milioni di euro nell’operazione, per permettere al club di avere lo stadio per il 2017. Una mossa che, si ritiene a Madrid, riveli l’interesse del magnate per rilevare una fetta più o meno consistente del club. Per Slim non sarebbe la prima volta: nel 2012 salvò l’Oviedo, sull’orlo del fallimento, con un assegno da 1,9 milioni di euro. Nell’ultima stagione, il club è stato promosso in Segunda Division e oggi conta la quota di minoranza in mano a 30mila azionisti divisi in 190 Paesi.