Calcioscommesse Conte, verso il rinvio a giudizio

La lotta alle combine nel mondo del calcio fa partire un nuovo colpo ancora da Cremona. Se l’attenzione negli ultimi giorni era tutta per le inchieste di Catania e…

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La lotta alle combine nel mondo del calcio fa partire un nuovo colpo ancora da Cremona. Se l’attenzione negli ultimi giorni era tutta per le inchieste di Catania e Catanzaro, il procuratore Roberto Di Martino riporta d’attualita’ la maxi inchiesta Last Bet che potrebbe coinvolgere nei prossimi giorni nuovamente il ct della nazionale Antonio Conte.

Notificata la chiusura delle indagini, adesso arriva la resa dei conti per i 130 indagati. Tra questi, appunto, Antonio Conte, che a giorni potrebbe essere rinviato a giudizio e con lui anche l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni e Beppe Signori che furono anche arrestati all’inizio dell’inchiesta. Il capo di imputazione per diversi indagati e’ l’associazione a delinquere, ma per Conte si parla solo di frode sportiva.

Il tecnico azzurro potrebbe chiedere di saltare l’udienza preliminare e di passare al giudizio immediato. Conte ha infatti capito che probabilmente non ci sara’ archiviazione, nonostante i tre i memoriali depositati dai suoi legali (Arata e Cammarata), compreso uno firmato proprio dal tecnico indagato per le gare Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena.

I due avvocati pero’ non ci stanno dopo aver messo agli atti “la prova positiva” del fatto che Antonio Conte “nulla fece di quanto in suo potere” per assecondare le combine. “In Novara-Siena – scrive l’avvocato Leonardo Cammarata nella memoria – non fece giocare Carobbio, (l’unico giocatore della sua squadra che nell’ipotesi di accusa che si era accordato con l’organizzazione criminale) e in Albinoleffe-Siena, secondo quanto riferito da Coppola (ex portiere del Siena), sprono’ la squadra e decise di far giocare i giocatori piu’ motivati”.

Secondo la difesa “tirando le fila della logica accusatoria, Conte dovrebbe essere processato nonostante emergano, da subito, una serie di circostanze anomale che paiono minare irrimediabilmente l’impalcatura accusatoria proprio in considerazione di quella necessaria prognosi di ragionevole certezza dell’affermazione di responsabilita’”.

Per Leonardo Cammarata ci sarebbero tutte le ragioni per un’archiviazione perche’ sarebbe pacifico che “non vi sia alcun collegamento tra Conte e l’organizzazione degli scommettitori” e che l’allora allenatore del Siena “non fosse consapevole del fatto che alcuni giocatori della sua squadra avessero contatti con costoro”. Anche il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, scende in campo a difendere Conte. “In questo Paese abbiamo le garanzie per tutti e ci sono per Conte. Il rinvio giudizio non e’ una condanna. Dimissioni di Conte? Ci ho parlato questa mattina e non ci sono novita’: resta al suo posto rispettando il contratto”.