Brescia, la retrocessione in Lega Pro si dimentica col nuovo stadio

Brescia, arriva la retrocessione in Lega Pro dopo 30 anni, gettando nello sconforto i tifosi che fino alla fine agognavano una salvezza all’ultimo atto del campionato cadetto.

Così invece non è stato…

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Brescia, arriva la retrocessione in Lega Pro dopo 30 anni, gettando nello sconforto i tifosi che fino alla fine agognavano una salvezza all’ultimo atto del campionato cadetto.

Così invece non è stato ed ora, la nuova proprietà del Brescia, dovrà costruire una squadra nuova per ritornare subito in Serie B. A dare linfa vitale a questo nuovo progetto che partirà dalla Lega Pro ci sarà anche la creazione del nuovo stadio.

Come riporta la ‘Gazzetta dello Sport’ la società riparte da una presenza forte come Marco Bonometti, il presidente degli industriali bresciani, destinato a seguire le orme di Giorgio Squinzi: entrambi hanno iniziato come patron di altri sport (il ciclismo per Squinzi con la Mapei; la pallanuoto per Bonometti, patron dell’An Brescia che ieri ha visto sfumare lo scudetto contro la Pro Recco). Squinzi poi ha portato il Sassuolo dai dilettanti alla doppia salvezza in A; Bonometti riparte dalla Lega Pro e assicura: “Presto getteremo le basi per il nuovo stadio: ci sono già gli accordi con il Comune”. Centrale nella partita ­stadio è il ruolo di Infront: il colosso del marketing sportivo che ha legato la sua presenza a Brescia e nel Brescia alla costruzione del nuovo «Rigamonti». Il primo incontro con il Comune, avvenuto due settimane fa nella sede dell’Associazione industriale bresciana è stato positivo e chi ha partecipato a quella riunione assicurò che, a prescindere dal campionato a cui prenderà parte il Brescia, lo stadio nuovo verrà costruito.

Infront, può contare su grandi capitali cinesi ed è intenzionata a realizzare uno stadio da 15 mila posti. Ovviamente, per iniziare i lavori servirà prima che il comune, pronto a mettere a disposizione l’area, indica un bando di gara ad evidenza pubblica, lasciando in concessione la futura infrastruttura al privato per 99 anni. Il progetto è quello di demolire l’attuale stadio per costruirne uno nuovo, inglobando nell’operazione anche parte del parco Castelli che potrebbe allungarsi a sud. E potrebbe vedere un futuro diverso anche la piscina di Mompiano, trasformandosi in parco acquatico estivo, arricchita di altre strutture sportive.

Al momento non si può dire entro quanto tempo sarà possibile costruire il nuovo stadio ma il sogno della nuova proprietà è quello di terminare i lavori entro 3 anni.