Bilancio Psg 2014, conti in pareggio grazie alla Qatar Tourism Authority

Bilancio Psg 2014 – Braccato dalla Uefa per l’aggiramento delle regole sul Fair Play Finanziario e coperto d’oro soprattutto dagli sponsor, il Psg ha chiuso il bilancio 2013/14 con un sostanziale…

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Bilancio Psg 2014 – Braccato dalla Uefa per l’aggiramento delle regole sul Fair Play Finanziario e coperto d’oro soprattutto dagli sponsor, il Psg ha chiuso il bilancio 2013/14 con un sostanziale pareggio. L’ultima riga del bilancio Psg ha evidenziato infatti una perdita di soli 302 mila euro. Una cifra ridotta, che è il risultato soprattutto degli enormi ricavi che il club è riuscito a mettersi in tasca soprattutto nella scorsa stagione, grazie alla gestione qatariota della famiglia Al-Khelaifi, che sono serviti a bilanciare gli imponenti costi di gestione (249 milioni circa il costo del personale) e gli investimenti nel parco giocatori (113 milioni di ammortamenti), “limitati” nell’ultima sessione mercato di al solo David Luiz in virtù delle sanzioni comminate dalla Uefa.

Lo scorso anno il Club Financial Control Body (Cfcb) della Uefa ha infatti scandagliato le clausole del mega contratto di sponsorship con la QTA, la Qatar Tourism Authority, considerata parte correlata alla proprietà del Psg (Qatar Sports Investments), arrivando alla conclusione che il suo valore sarebbe superiore ai normali standard di mercato, oltre che contabilizzato in modo reatroattivo nel bilancio 2011/12 del club (il primo dell’era qatariota). Per questo gli sceriffi dell’Uefa hanno imposto al Psg di iscrivere a bilancio tali ricavi al loro fair value (il valore che il club avrebbe potuto ottenere sul mercato in una transazione con un soggetto terzo), concludendo un accordo transattivo con la società parigina che prevede una perdita massima consentita 30 milioni nel 2014/15, il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2016 e che il club non possa aumentare i costi del personale e le spese per il mercato nel 2015 e nel 2016.

Vincoli, quelli imposti dalla Uefa, i cui effetti contabili si tradurranno solo nel bilancio 2014/15. I conti relativi al 2013/14 fotografano invece la situazione precedente, caratterizzata dagli sforzi di Al-Khelaifi di portare subito il Paris Saint-Germain nell’elite euopea del calcio. Come emerge chiaramente osservando il saldo del calciomercato, negativo per 148,5 milioni: in aumento rispetto agli 89 milioni del bilancio precedente. Nel mercato 2013/14, tra finestra estiva e invernale, sono arrivati 4 acquisti onerosi: Edinson Cavani (64,5 milioni di euro), Marquinhos (31,4 milioni), Yohan Cabaye (25 milioni) e Lucas Digne (15 milioni). In uscita, il club ha incassato invece i soli 19 milioni di euro per la cessione di Mamadou Sakho al Liverpool e i 7,5 per Kevin Gameiro al Siviglia.

Una situazione che ha visto, di conseguenza, aumentare i costi del personale e dei calciatori. Due voci che, in realtà, hanno visto un trend verso l’alto costante. Il costo del personale, nel dettaglio, da quando è arrivata la gestione Al-Khelaifi, è passata dai 117 milioni di euro del 2012 ai 239 milioni del 2014, passando per i 219 del 2013. Stesso discorso per i costi dei giocatori (ovvero ammortamenti e spese per gli agenti): da 41 a 113 milioni di euro nel giro di tre consuntivi.

 

Non è un caso che in questa stagione, il Psg abbia speso solo 49,5 milioni di euro per David Luiz: la necessità è quella di contenere i costi pur puntando su un acquisto “pesante”, considerata la limitazione sul mercato ed il futuro impatto. Il club in entrata ha registrato solo 2,2 milioni di euro dal mercato.  Ecco perché in uscita è previsto un top player (Cavani?). Ma gli effetti di quella cessione si dovrebbero vedere tra due bilanci, mentre la necessità è di ammortizzare fin da subito.

Psg macchina da ricavi

Il club parigino è quello che ha visto uno dei maggiori incrementi di ricavi in Europa. Nella scorsa stagione, tra diritti tv, stadio e commerciale, la squadra ha generato introiti per 474,2 milioni di euro. Per capirci: nel 2011, ultimo anno prima dell’arrivo della gestione Al-Khelaifi, il club aveva ricavi per 100 milioni di euro. Dal 2012, il trend è sempre stato in crescita: 222,3 milioni di euro nel 2012, 399,5 milioni nel 2013.

A pesare di più sono state soprattutto due voci, ovvero quelle relative a tv e commerciale. Nel primo anno qatariota, il club ha visto aumentare di poco i ricavi da broadcasting da 44 a 47 milioni). Il boom è arrivato successivamente: 90 milioni nel 2013, 85 nel 2014. I ricavi commerciali il vero boom lo hanno visto nel 2014: 78,9 milioni di euro, dopo che erano cresciuti da 20 a 35 nei 3 precedenti bilanci.

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Il bilancio Psg 2013/14 si è chiuso in sostanziale pareggio grazie al boom dei ricavi

Il commerciale, unito agli altri ricavi (QTA, ma non solo), fa sì che il Psg sia una vera e propria macchina da soldi. I cosiddetti altri ricavi ammontano a 270 milioni di euro (erano 17 milioni nel 2011). Un risultato raggiunto grazie a nuovi accordi pesanti, primo fra tutto quello con Ooredoo, l’agenzia di comunicazione di proprietà della famiglia Al-Thani e molto attiva nel calcio (si veda il contratto con il Real Madrid per l’area del Nord Africa). Con Oooreddo, il Psg guadagna in tutto 75 milioni (per 5 anni, quindi 15 a stagione), ai quali si aggiungono ai ricavi complessivi i 57 dalla Champions League.