Migliorano i conti di Claudio Lotito, patron della Lazio che ora lotta per entrare in Champions League. Secondo quanto riporta Milano Finanza, la Lazio Events srl, che detiene il 67% della squadra e che Lotito controlla attraverso tre veicoli (Snam Lazio Sud, Linda e Bona Dea) ha chiuso il bilancio consolidato alla fine a giugno 2014 con un utile di 3,4 milioni rispetto alla perdita di 5,3 milioni dell’esercizio precedente.
Il risultato, spiega l’amministratore unico Paolo Buzi nella relazione sulla gestione, «è la conseguenza del prosieguo degli interventi effettuati dalla SS Lazio per garantire il rispetto degli stringenti indici previsti dalla normativa del Fair Play finanziario». Ecco spiegata «la massima valorizzazione mediante la cessione dei diritti sportivi di giocatori non rientranti nei piani tecnici» e gli «investimenti nel settore giovanile» che hanno permesso ai biancazzurri lo scorso anno di vincere la Coppa Italia con la squadra Primavera.
Rispetto all’anno precedente, il valore della produzione è diminuito di 23,2 milioni attestandosi a 81,3 milioni causa i minori introiti per le gare di Europa League e Tim Cup e da minori ricavi di biglietteria. Il fatturato, come per tutte le squadre italiane, è costituito principalmente da diritti tv: i ricavi da gare contribuiscono per 7,2 milioni, mentre i diritti televisivi per 56,2 milioni, con sponsorizzazioni, pubblicità e royalties che incidono per 1,7 milioni. I costi sono diminuiti di 18 milioni, passando da 114,5 a 96,4 milioni a causa soprattutto della diminuzione delle retribuzioni fisse e variabili dei tesserati, dovuti sia al ringiovanimento della rosa della prima squadra sia all’assenza di premi collettivi e di indennità di buonuscita per la cessione di calciatori. In altre parole, c’è stata una spending-review anche per quanto riguarda il monte ingaggi. Mentre il capitale immobilizzato di Lazio Events è salito anno su anno di 6 milioni attestandosi a 217 milioni.
Nel bilancio si leggono anche le plusvalenze più interessanti ottenute cedendo Hernanes all’Inter (15,7 milioni) e Kozak all’Aston Villa (6,1 milioni). A fronte di un patrimonio netto di 81 milioni, la società di Lotito ha però debiti per 117 milioni e una posizione finanziaria netta peggiorata di 11 milioni anno su anno a -46 milioni, dovuta principalmente agli oneri della campagna acquisti.