Sassuolo – È forse la squadra del giorno il Sassuolo. I neroverdi hanno battuto il Milan a San Siro e non era la prima volta che gli emiliani superavano i più blasonati rossoneri.
Il Sassuolo vuole far parte del calcio che conta e non solo sportivamente parlando. Secondo Milano Finanza Squinzi, patron del club e presidente di Confindustria, avrebbe recentemente garantito al club emiliano i mezzi necessari alla permanenza tra le grandi del calcio italiano.
Il Sassuolo Calcio avrebbe, infatti, recentemente ridefinito la situazione dei conti alla fine del giugno 2014 e dal ricalcolo è emerso che il club emiliano necessitava di nuovi capitali. Alla fine del 2013 il club emiliano ha avuto una perdita pari a 158 mila euro a fronte di ricavi pari a 31,68 milioni; nel primo semestre dello scorso anno il rosso del Sassuolo era di 12,6 milioni, causato molto probabilmente dagli investimenti effettuati nel calciomercato di riparazione di inizio 2014, e proprio per questo motivo Squinzi avrebbe decisione per la ricapitalizzazone.
Il Sassuolo avrebbe fato ricorso alle riserve
Sempre secondo Milano Finanza il rosso cumulato a fine giugno 2014, ovvero 12,7 milioni, avrebbe obbligato il Sassuolo Calcio a correre ai ripari e a ripianare interamente le perdite. Per fare questo il patron della Mapei avrebbe fatto ricorso alle riserve iscritte a bilancio, dato che il patrimonio netto era diventato negativo per 9,5 milioni. “Il gruppo Mapei, azionista del Sassuolo Calcio, dopo la rinuncia del piccolo socio Sergio Sassi, ha coperto con propri versamenti le perdite residue pari al patrimonio netto negativo dopo l’azzeramento delle riserve e del capitale sociale”, si legge in un documento del Sassuolo consultato da MF-Milano Finanza. “Per ricostituire il capitale per 5 milioni”.
La ricapitalizzazone di Squinzi sarà molto importante per garantire stabilità, e quindi risultati sportivi degni del campionato di serie A, soprattutto per una delle poche squadre proprietarie di uno stadio in Italia. Un impianto che a tutto il 2013 ancora non figurava tra gli attivi di bilancio del club perché la piena proprietà è stata trasferita solo nel febbraio di un anno fa, come scrive ancora Milano Finanza.
Alberto Lattuada