Rangers Glasgow, si fa avanti l'indiano Modi: vuole una quota del 26%

Lalit Modi Rangers Glasgow-Le vicende che stanno caratterizzando il controllo del glorioso club scozzese dei Glasgow Rangers registrano l’ingresso di un altro protagonista pronto ad entrare di peso nell’azionariato  di una…

Lalit Modi Rangers Glasgow-Le vicende che stanno caratterizzando il controllo del glorioso club scozzese dei Glasgow Rangers registrano l’ingresso di un altro protagonista pronto ad entrare di peso nell’azionariato  di una società che sta vivendo una fase storica delicatissima. Lalit Modi, il primo commissario della Premier League di cricket indiana nonché uno dei businessman più ricchi di tutta l’India, avrebbe espresso infatti un notevole interesse per l’acquisto di una partecipazione del 26% nei Rangers FC. Rappresentanti di Modi avrebbero già preso contatto con il presidente del consiglio Sandy Easdale già questa settimana, con l’intenzione di manifestare la volontà d’acquisto da parte dell’indiano. Glasgow Rangers FC è un’istituzione a data la storia e la stirpe del club“, ha detto Modi a BBC Scotland. Poi ha confermato:Sì, sto cercando di acquisire una partecipazione in questa istituzione scozzese perchè credo che il club sia seriamente sottovalutato“.

Trattativa ancora alle prime battute

E’ possibile infatti che un prezzo di acquisto sia già stato discusso per la quota in questione e un ulteriore incontro potrebbe avvenire già la prossima settimana.  Modi ha poi continuato sottolineando che la trattativa è ancora in fase preliminare: “I Glasgow Rangers hanno tanti tifosi, una solida casa e patrimonio che risale a 100 anni fa, tutti che fanno per la grande valore a lungo termine. Ho così avviato trattative con un paio di soci per capire la situazione e sono entusiasta se queste discussioni vadano a compimento. Detto che siamo ancora in una fase molto preliminare“.

Modi è stato sqaulificato a vita dal Cricket Board of Control indiano per essere stato colpevole di indisciplina e di cattiva condotta. Tuttavia, rimane un personaggio di primissimo piano nel mondo dello sport e dell’entertainment business. Per capire come Lalit Modi vede se stesso, sottolinea la BBC, basta dare un’occhiata al suo profilo Twitter. Fondatore e architetto della Indian Premier League” si considera Modi, mentre “ripulire il cricket dalla mafia” è la frase conclusiva. Un uomo determinato, dunque, che potrebbe davvero fare al caso dei Rangers Glasgow.

La storia di Modi

Figlio di una ricchissima famiglia di uomini d’affari indiani, Lalit Modi è ora presidente e direttore della Modi Enterprises, un’azienda del valore di 5 miliardi di dollari, fondata da suo nonno e diretta successivamente da suo padre, Krishan Kumar Modi.

Nello sport, egli è fondamentalmente associato con la nascita e la commercializzazione di uno dei campionati di maggior successo globale, l’IPL, che ha cambiato  per sempre il cricket. Modi non ha inventato il format TwentyTwenty (una Champions League del cricket a 20 squadre), ma si deve a lui l’accordo con ESPN, che comprò i diritti per 1 miliardo di dollari, nell’anno inaugurale, nel 2008. In precedenza, nel 1994, è divenuto il distributore ESPN grazie ad un ricchissimo accordo di 975 milioni di dollari, che fecero del torneo indiano quello più costoso in termini di valore per singolo match. Il suo background è la commercializzazione dello sport a livello di massa: la prospettiva di fare i Rangers popolari in India, un mercato emergente per il calcio, potrebbe essere allettante per entrambe le parti.

Fabio Colosimo