L’Atletico Madrid si lancia alla conquista del mondo. Potrebbe essere definita così, e a ragione, la strategia che dovrà consentire al club spagnolo di internazionalizzare il proprio marchio su scala mondiale. Cinque infatti sono i “progetti”, per altrettanti paesi, grazie ai quali l’Atletico vorrebbe penetrare commercialmente aree considerate strategiche per l’espansione globale del brand: Cina, Stati Uniti, India, Messico e Turchia sono infatti i “mercati” nei quali la compagnie di Madrid vorrebbe incrementare fan base, riconoscibilità e, ovviamente, ricavi. Contando sul fatto che l’appeal del marchio-Atletico è in fortecrescita e la prova sono suoi 12 milioni di follower distribuiti su diverse piattaforme, in tutto il pianeta. Secondo il rapporto di Deloitte Football infatti è proprio l’Atletico il club che più è cresciuto a livello percentuale nell’ultimo anno sui social network. Un particolare che giustifica le ambizioni extrasportive del club colchoneros.
200 negozi in Cina nei centri commerciali di Jianlin
Dopo aver firmato l’accordo con Wanda Group, di proprietà del magnate cinese Wang Jianlin (nuovo azionista del club al 20%), si può dire che sia innanzitutto la Cina il paese al quale, in prima battuta, mira la società biancorossa per potenziare le attività di marketing a livello globale. In questo senso, l’Atletico aprirà 200 “corners” (piccoli negozi) incorporati nei “Wanda Mall”, i centri commerciali di proprietà proprio di Jianlin, distribuiti in tutto il paese. Si tratta di un’operazione di notevole importanza commerciale, in quanto, se da una parte essa aprirà all’Atletico una significativa finestra sul mercato asiatico, dall’altra, il club potrà vantare così una presenza consolidata in Cina di molto superiore rispetto a qualsiasi altro club europeo, compresi Real Madrid e Barcellona o le potenze inglesi come Manchester United, Arsenal o Chelsea, da sempre maestri nell’esportazione all’estero dei rispettivi brand (grazie anche allo strumento degli accordi su base “regionale”). Nelle intenzioni dell’Atletico, sottolinea il noto quotidiano As, i 200 negozi non rispondono alla sola esigenza di consentire al merchandising di poter godere di un canale privilegiato in un mercato in crescita e in ottica-fatturati, quanto dovrà essere, per i tifosi cinesi del club, un vero e proprio punto di incontro nel quale condividere la passione per i colori della società di Madrid. Attraverso queste aree di contatto tra i fans orientali, l’Atletico ha deciso poi di utilizzare megaschermi in cui i giocatori lasceranno messaggi in lingua cinese.
L’importanza della presenza sul web
L’adattamento dei canali Internet alle recenti vicende societarie è poi l’altro tassello che dovrà aprire al club le porte di una consacrazione a livello internazionale. La presenza sul web è oggi un potente strumento commerciale e di marketing, specie se tradotto in diverse lingue. Quello dell’Atlético era già disponibile in spagnolo e in inglese; tuttavia, dopo l’accordo con Wanda Group, è giunto l’immediato aggiornamento del sito in lingua cinese che permetterà all’Atletico di presenziare con maggiore incisività il mercato orientale. A questo, si aggiungeranno ben cinque scuole calcio che saranno aperte nel paese, mentre già sarebbe al vaglio un tour estivo con il quale il club vorrebbe sostanziare la sua vocazione internazionale, omaggiare la passione dei tifosi cinesi (nonché il suo nuovo, prestigioso, azionista) e incassare qualche milione buono per fare mercato.
La strategia negli Usa: esportare un modello gestionale all’avanguardia
Gli occhi dell’Atletico Madrid sono puntati poi anche sugli Stati Uniti. Il calcio, o meglio, il soccer, è in rapida crescita e l’Atletico vuole essere, anche negli Usa, uno dei club più importanti, conosciuti e ammirati in un mercato sempre più affamato di calcio europeo. La scorsa estate la squadra è stata in tourneè a San Francisco, mentre è imminente l’apertura di una “mega” scuola calcio in una città ancora da scegliere. L’accordo con Centerplate, leader in USA nella gestione di eventi sportivi di grande rilevanza (non solo nazionale) come NFL e NBA è stato il primo passo di una strategia ben più articolata. In tal senso, la volontà del club è duplice: presenziare gli Stati Uniti non solo per incrementare la visibilità del marchio, quanto per assimilare un modello di sfruttamento delle potenzialità dell’evento sportivo assolutamente all’avanguardia. Il viaggio di novembre a Miami si inquadra in quest’ottica: osservare e imparare dalla gestione, ristorazione e ospitalità in grandi eventi sportivi dalle grandi società sportive statunitensi. Aver assistito ad alcuni match NFL è stata una vera e propria lezione sulle modalità di gestione del match day, per la dirigenza spagnola, che poi ha preso parte anche ad una riunione NBA alla American Airlines Arena.
I progetti in Messico e Turchia
Gli altri due progetti saranno in Messico e Turchia. In centroamerica, il progetto sarà “sociale”, con nuove scuole calcio che saranno aperte grazie alla presenza e alla benedizione di Arda Turan e Raúl Jiménez. Le scuole calcio targate Atletico, nei paesi appena citati, potranno ospitare ben 5.000 mila bambini. In ottica sponsor invece, Miguel Angel Gil ha viaggiato ad Istanbul lunedì: uno dei grandi patrocinatori del club potrebbe essere Turkish Airlines, in odore anche di acquisire anche i diritti di denominazione (naming rights) dello stadio del club cholchoneros. La società turca si presenta in questo senso come un candidato forte, tra i tanti che sarebbero al vaglio dei vertici del club spagnolo. Infine, si cercherà di rinnovare i legami con l’Azerbaigian: la prossima estate si conclude infatti la sponsorizzazione di maglia da parte del paese azero. Gil, CEO della società, è in questi giorni a Baku per discutere la questione e la possibilità di un eventuale rinnovo.
Fabio Colosimo