Salvataggio Brescia, è caccia al nuovo presidente: Bonometti o Triboldi

La nuova data decisiva per il Brescia Calcio sarà quella di domani, 25 febbraio, quando dovrebbe arrivare, salvo nuovi slittamenti, l’ufficializzazione dell’operazione salvataggio ad opera di Profida Italia.

Brescia Calcio

La nuova data decisiva per il Brescia Calcio sarà quella di domani, 25 febbraio, quando dovrebbe arrivare, salvo nuovi slittamenti, l’ufficializzazione dell’operazione salvataggio ad opera di Profida Italia.

Attraverso la newco Brescia Holding Profida metterà sul piatto un fondo da due milioni di euro e, a giorni, nelle casse del club lombardo verranno depositati anche i sei milioni del presidente Aib Marco Bonometti, che sancirà definitivamente l’addio delle Rondinelle alla famiglia Corioni, in sella da oltre vent’anni.

Il nuovo Consiglio di amministrazione del Brescia sarà un direttivo “snello”, composto al massimo da tre membri, con Rinaldo Sagramola che diventerà, quasi certamente, il nuovo amministratore delegato. All’appello manca solo il nuovo presidente. Una poltrona importante che fino ad oggi è stata di proprietà del vulcanico Gino Corioni. Bonometti sarebbe il nome logico in questo contesto, ma avrebbe ancora una volta declinato l’offerta. Il punto di riferimento degli industriali bresciani, presidente di Aib e titolare delle Officine Meccaniche Rezzatesi, compariva già nella prima proposta di accordo vergata da Profida e consegnata a Ubi Banca. Bonometti è stato individuato fin da principio dalla società milanese che porta in dote un accordo commerciale quinquennale con Infront come la figura ideale: un imprenditore forte, stimato, già abituato a vestire panni istituzionali.

Sagramola farà di tutto per convincere Bonometti. Senza di lui il salvataggio delle Rondinelle sarebbe stato troppo complicato e l’offerta dell’uomo di Profida Italia sembra anche una sorta di riconoscimento al lavoro svolto dall’industriale bresciano. L’alternativa plausibile sembrerebbe Alessandro Triboldi, bresciano classe ’62, direttore generale di Centropadane Spa, già direttore del Comune di Brescia, con una esperienza di quasi trent’anni in ambito bancario.