Alla fine ha vinto Galliani. Il fronte in Lega calcio guidato dall’ad del Milan, che ha la maggioranza dei voti in assemblea, ha deciso di promuovere una profonda riforma del calcio televisivo. Dall’anno prossimo si cambia: a gestire in esclusiva i registi e produttori incaricati di realizzare tecnicamente le immagini della Serie A non saranno più i broadcaster, ma la Lega stessa. Il prodotto calcio sarà realizzato da una team di registi e produttori “indipendenti”, gestiti dalla Lega e non più da Sky e Mediaset.
Finora funzionava così: dall’entrata in vigore della Legge Melandri (2010) i diritti tv sono venduti in maniera centralizzata, e la regia e la produzione sono affidate a Sky, Mediaset e a un produttore indipendente, in maniera proporzionale rispetto ai contratti televisivi. Ogni settimana 6 partite sono prodotte da risorse di Sky, 3 da Mediaset e una dal team indipendente, a rotazione sui diversi campi di Serie A. Fino alla polemica di Juve-Milan si era ritenuto che l’alternanza delle squadre di registi sui diversi campi e la presenza di un producer della Lega che controllasse la qualità del segnale bastassero a garantire l’equidistanza del prodotto. Ma oggi per alcuni club non è più così.
La Gazzetta dello Sport ipotizza che la proposta di riforma possa essere inserita già nell’ordine del giorno della prossima assemblea di Lega, convocata per venerdì 13 febbraio. L’asse Galliani-Lotito-Preziosi è appoggiato dalla maggioranza dei presidenti e potrebbe far approvare il cambiamento nel giro di poche assemblee. Ma la domanda che molti si fanno è: se la riforma fosse già stata in vigore, si sarebbe evitata la polemica sul (non) fuorigioco di Tevez? In realtà no. Ad oggi la linea tracciata sullo schermo è gestita da ogni singola emittente in fase di post-produzione. Ma pare che il disegno di Galliani preveda un intervento anche su questo, con l’introduzione di una grafica marchiata Lega per le partite di campionato. Come in Premier League, che però la utilizza solo per il punteggio, i marcatori e il cronometro. L’idea dell’asse di governo della Lega va oltre: sarebbero i tecnici della Lega stessa, con un sistema uguale per tutti i campi, a rielaborare le immagini sui gol “fantasma” (la goal-line technology sarà introdotta dal 2015-16) e sui fuorigioco. Sky e Mediaset permettendo, dal momento che i due broadcaster hanno già in mano i diritti tv per il prossimo ciclo.
Un sistema diverso da quello italiano (pre e post eventuale riforma) è utilizzato in Germania, dove la Bundesliga (del cui sistema Calcio&Finanza aveva parlato con Popi Bonnici, regista Mediaset) controlla al 100% una società di produzione televisiva che realizza le immagini delle partite di campionato e della nazionale tedesca. Con la proposta di Galliani, le società (Juve e Napoli lo fanno, l’Inter non più) potranno continuare a produrre il segnale, gestendo il cablaggio, le telecamere, i cameramen. Ma il confezionamento del prodotto dal punto di vista editoriale finirà tutto in mano alla Lega, per quanto riguarda inquadrature, montaggio e scelta dei replay.