Bayern Monaco, Guardiola l'uomo giusto per vincere. Il marchio presto in Cina

«Sapevamo molte cose sul lavoro fenomenale che aveva fatto, ma averlo qui e vedere quello che fa ogni giorno gli dà una nuova dimensione. Non molti allenatori lasciano l’Oktoberfest, dopo…

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«Sapevamo molte cose sul lavoro fenomenale che aveva fatto, ma averlo qui e vedere quello che fa ogni giorno gli dà una nuova dimensione. Non molti allenatori lasciano l’Oktoberfest, dopo nemmeno due ore per volare a Torino e guardare il prossimo avversario di Champios. Durante i giorni liberi arriva al centro sportivo del club per analizzare le gare per cinque, sei ore. Non ho mai incontrato un essere umano così straordinario nella mia vita. Molti pensano che il suo sia un dono dato da Dio, che lo rende speciale, io vi dico che è il suo desiderio senza fine e la sua passione per il calcio, che lo rende speciale».

Karl-Heinz Rummenigge, Ceo del Bayern Monaco, parla così del tecnico dei bavaresi, Pep Guardiola. «Giocatori come Mario Goetze e Robert Lewandowski, ad esempio, sono venuti al Bayern per lui. Non ho mai visto prima un allenatore di tale intensità», ha spiegato Kalle alla Xinhua.

«Pep Guardiola è un ragazzo con un carisma speciale. Mi capita spesso di andare nel suo ufficio, prendere un caffè e parlare della vita in generale. Parlare con lui di cose comuni è speciale. Vuole rivincere la Champions League? Il Bayern è un club che può supportare quel sogno. Ecco perché abbiamo vinto. Anche se, è un competizione molto difficile da vincere. Tutto deve andare bene, per avere successo. Sentiamo che lui è l’uomo giusto per raggiungere l’obiettivo per far crescere i giocatori. Arjen Robben è un buon esempio», ha aggiunto Rummenigge.

Consapevole che nel calcio di oggi non basta avere 11 ottimi giocatori per vincere. «Dimenticate la favola di una squadra di undici giocatori titolari sempre. Oggi c’è bisogno di 18-20 giocatori di alto livello per superare tutte le sfide. E prima di tutto c’è bisogno di giocatori giovani che hanno qualità e ambizione».

Un altro obiettivo di Guardiola è quello di insegnare alla sua squadra la flessibilità tattica. «È nel dna di Guardiola essere così. La ragione è la necessità di sorprendere gli avversari ed essere in grado di cambiare tattica più volte all’interno di una partita, come avviene in altri sport come il basket. Lo fanno ogni due minuti se serve a vincere una partita. Ci piace l’idea che i nostri avversari non possano leggere il gioco del Bayern Monaco».

Molti club hanno problemi con tanti giocatori infortunati dopo una lunga stagione che si è conclusa con la Coppa del Mondo. «Dobbiamo ridurre la tensione per i giocatori e forse ristrutturare la stagione. In un anno di tornei importanti come un campionato europeo o una Coppa del Mondo, abbiamo bisogno di quattro settimane di riposo per i giocatori e almeno quattro settimane di allenamento pre-campionato per le squadre. Due mesi devono essere bloccati. Una pausa di tre settimane non è sicuramente sufficiente per i giocatori», ha aggiunto il Ceo del Bayern Monaco.

Che pensa poi ad esportare il marchio del club bavarese anche in Oriente. «Quando ci sarà il nostro tour in Cina? Nella pausa estiva del prossimo anno ci sarà l’opportunità di visitare la Cina. Non appena i piani per la stagione della Bundesliga 2015/2016 saranno definiti. Siamo felici che il nostro allenatore Pep Guardiola supporta questi piani. Lui dovrà pianificare un periodo intenso con allenamenti e partite in Cina per preparare la nuova stagione”.

Fabio Colosimo