«Thohir non ha chiesto nulla di particolare, è stato un enorme piacere perché il rinnovo è arrivato dopo un periodo di lavoro insieme. Tenevo a questo, nel senso che essere valutati dopo il periodo di mercato direttamente dal presidente e avere già la possibilità di prolungare il contratto così dopo poco tempo, è stata una cosa che sicuramente mi ha fatto piacere e che mi riempie d’orgoglio».
Lo ha detto il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, poche ore dopo il rinnovo fino al 2017, firmato con la società nerazzurra. «Abbiamo tempo per parlare di scudetto, partita dopo partita -ha aggiunto Ausilio ai microfoni di Sky Sport-. Noi puntiamo sul lavoro, la tranquillità te la dà solo questo. Siamo persone serie, che stanno bene qui alla Pinetina, che hanno il piacere di lavorare assieme e di creare un gruppo di lavoro che ha un’ambizione: quella di fare del meglio e soprattutto di rendere migliore questa Inter. A partire dal presidente, fino all’ultimo dei dipendenti, si ha solo questo obiettivo e io, come direttore sportivo, non sono da meno rispetto a queste persone».
Ausilio è tornato anche sull’ultima campagna acquisti rivelando i due giocatori più difficili da portare a Milano: «Ogni trattativa è difficile, certo che se devo ricordare quelle di M’Vila o di Medel, di pazienza ne ho avuta tanta. Non pensavo neanche di averne così…. Ricordo queste perché sono le ultime, poi sono molto felice di tutti i calciatori che siamo riusciti a prendere perché davvero erano i nostri obiettivi. Il fatto di essere riusciti a portarli qui all’Inter è una cosa di cui sono orgoglioso e divido assolutamente il merito con tutti i miei collaboratori”.
Il ds dell’Inter ha poi sottolineato come l’ambiente nerazzurro sia più sereno rispetto all’anno passato a partire dal tecnico Walter Mazzarri. «Penso che Mazzarri si senta forte del fatto che abbia potuto programmare insieme alla società i passi di quest’estate, di aver contribuito in modo importante anche alla costruzione della squadra. Le direttive che mi ha dato sono state studiate insieme a lui e poi recepite, abbiamo cercato di portare avanti un progetto che potesse migliorare l’Inter”.
“Siamo convinti di averla migliorata, siamo convinti di averlo fatto rispettando quei parametri economici e finanziari che erano stati dati da parte del club. Quello che conta ora è solo il campo, è il risultato della partita che determina poi la bontà o meno di un progetto. Noi abbiamo creato le premesse, adesso gara dopo gara vediamo se le conferme arriveranno» ha evidenziato il dirigente interista.
Ausilio ha chiuso parlando della lotta per la qualificazione alla Champions League. «Noi non guardiamo gli altri. Le difficoltà nel campionato italiano ci sono perché tutte le squadre sono attrezzate e competitive. È difficile andare a giocare su qualsiasi campo. Palermo insegna, vista anche la nostra ultima esperienza, ci sono tanti impegni, tante energie che devono essere distribuite, nel nostro caso anche su più competizioni, ma noi vogliamo fare bene, vogliamo fare una bella stagione, essere competitivi, ma ragionare partita dopo partita”.
“È normale che vogliamo andare in Champions League, che vogliamo arrivare più in alto possibile, questo è quello che tutti abbiamo in testa, i nostri tifosi ne devono essere assolutamente consapevoli e convinti. Faremo di tutto perché l’Inter arrivi il più in alto possibile, questo è sicuro».
Fabio Colosimo