Crimea, l'Ucraina attacca la Russia. Fifa e Uefa pronte ad intervenire

I funzionari della UEFA sembrano essere stati colti di sorpresa dalla decisa domanda  formulata dalla federazione calcio

I funzionari della UEFA sembrano essere stati colti di sorpresa dalla decisa domanda  formulata dalla federazione calcio dell’Ucraina per sospendere la Russia dal calcio internazionale in relazione alla risoluzione della crisi in Crimea. La UEFA ha già confermato che nelle proprie competizioni internazionali non riconoscerà i risultati dei tre club della Crimea che hanno deciso di giocare nel campionato nazionale russo.

Il presidente della federazione ucraina Anatoliy Konkov ha invitato la FIFA e la UEFA a sospendere la Russia dal calcio mondiale sostendendo che i russi stanno violando gravemente ai propri obblighi“. Nella lettera al presidente della FIFA Sepp Blatter e al suo omologo della UEFA Michel Platini Konkov ha detto che i russi stanno “ignorando i principi di base della famiglia del calcio“. La Federcalcio ucraina sta chiedendo così a FIFA e UEFA di applicare le sanzioni appropriate per quella che considerano una grave violazione del regolamento FIFA da parte della Federcalcio russa.

L’Ucraina sta insistendo sul fatto che la Russia non abbia alcun diritto di includere i club della Crimea nella propria seconda divisione, dopo la loro ridenominazione in TSK Simferopol, Sebastopoli e SKChF Zhemchuzhina Yalta.  Il segretario generale della Uefa, Gianni Infantino, si è detto già pronto ad incontrare i funzionari ucraini e russi, nonostante sia andato scemando il carattere molto costruttivo e ordinato”  con il quale si era presentato il dialogo tra le due parti in causa.  “Ciò che Michel Platini e la UEFA hanno compiuto è molto significativo. Entrambe le parti erano pronte a discutere insieme per trovare un modo di arrivare ad una soluzione“, ha detto Infantino. Sono certo che arriveremo ad una conclusione positiva che permetterà ancora alla Crimea di giocare a calcio, in un modo che sia anche coerente con lo statuto della UEFA“.

Alberto Lattuada