«L’obiettivo è quello di non soffrire, di arrivare nella parte sinistra. Se poi arriveremo undicesimi non mi arrabbierò». Enrico Preziosi, in un’intervista al Secolo XIX, fissa così la stagione del Genoa, sottolineando che il mercato è stato low cost, «ma la squadra è più forte». «Le difficoltà ci sono state, le abbiamo affrontate e ora la società sta meglio. Abbiamo speso circa un milione e mezzo incassandone 16 e riducendo il monte ingaggi da 54 a 36 milioni di euro – ha spiegato Preziosi in merito al mercato appena concluso -. Grazie ai diritti televisivi se non avessimo pregressi negativi la società sarebbe in attivo». Un lavoro di squadra come lo stesso Preziosi ha sottolineato. «Tutti gli acquisti sono stati fatti in sintonia con Gasperini, mio figlio Fabrizio e Milanetto. Tutte scelte condivise, l’unico su cui ho fatto valere il mio peso è stato Lestienne». Un’operazione che ha sorpreso molti, battendo sul filo di lana anche il Milan. «Chi conosce il calcio conosce Lestienne. Ci vuole poco per capire quello che vale. Sono stato bravo e fortunato a prenderlo. Ha un riscatto impossibile per noi ma mai dire mai, chissà. Intanto ce lo godiamo. Anche Perotti mi ha soddisfatto in pieno».
Solo due le cessioni eccellenti Vrsaljko e Gilardino. «Per Perin abbiamo rifiutato delle offerte, lo stesso ha fatto lui: resterà qui per un anno o anche due. Anche per Kucka abbiamo rifiutato delle offerte: è troppo importante». Unico dato negativo il Ferraris. «È uno stadio molto bello ma fatiscente e ha bisogno di essere ristrutturato, così non va. Contro il Napoli il terreno faceva schifo, bisogna intervenire. Paghiamo duecentomila euro al mese di canone per qualcosa che praticamente non usiamo. Certo che se ci fossero due stadi e noi potessimo avere il Ferraris tutto per noi la situazione si farebbe più interessante». L’ultima battuta è dedicata alla trattativa in corso con i Cinesi. «Nessuna novità, è in stand-by perchè si stanno dedicando ad un’operazione extra calcio».