”Ho scelto di seguire il cuore. Ho scelto il calcio. Ho scelto la passione”. Con queste parole pronunciate a Montecarlo, in occasione dell’evento che apre la nuova stagione del calcio di club, il presidente della Uefa Michel Platini ha ufficialmente annunciato la sua decisione di non candidarsi per la guida della Fifa in occasione delle elezioni del prossimo anno, preferendo puntare a un terzo mandato al comando dell’organo di governo europeo. ‘Le Roi’ ha comunicato la sua decisione ai presidenti e ai segretari generali delle 54 federazioni nazionali affiliate alla Uefa durante un incontro svoltosi prima dell’annuncio.
”Voglio finire cio’ che ho cominciato – ha aggiunto Platini, riferendosi ai progressi compiuti dal calcio europeo dopo il suo arrivo alla guida della Uefa nel 2007 e ai vari progetti in corso e programmati per il futuro – come avete avuto modo di vedere, stiamo lavorando ad alcuni progetti molto importanti e io desidero vederli portati a compimento prima di prendere in considerazione l’ipotesi di nuove sfide. Questo non e’ il momento, non e’ il mio momento. Non ancora. Voglio finire cio’ che ho cominciato – prosegue l’ex fuoriclasse della Juventus – anche quando ero un giocatore ho sempre portato a compimento i miei contratti, ho sempre voluto onorare i miei obblighi. Ora e’ lo stesso. Voglio rispettare fino alla fine il contratto che mi lega alla Uefa. Se le federazioni lo vorranno, e da quanto ho potuto vedere stamani mi sembra che sia cosi’, credo di avere davanti ancora molti anni prima che il mio contratto si esaurisca”. Platini ha spiegato di aver riflettuto a lungo prima di prendere questa decisione. ”Ci ho pensato lungamente e accuratamente – ha ribadito -. In questi mesi di riflessioni non sono mai riuscito a convincermi del fatto che avrei dovuto presentarmi alla Fifa per le prossime elezioni. E’ tutto qui”.
Nessun dubbio o rimpianto in merito: ”Ho scelto con serenita’ e convinzione, perche’ mi sembrava la scelta piu’ naturale e ovvia – ha sottolineato Platini – sono piu’ ansioso che mai di garantire ulteriore sviluppo al calcio in Europa e di difendere con forza gli interessi del calcio europeo e delle federazioni europee sul palcoscenico mondiale. Che si tratti del numero di posti riservati all’Europa alla Coppa del Mondo, di difendere la sovranita’ delle federazioni europee, del calendario internazionale o dei fondi di solidarieta’, il calcio europeo sa bene che puo’ contare su di me su tutti i fronti”. ”Cio’ che conta qui – ha concluso Platini – non sono io o i miei sentimenti. Cio’ che conta e’ il futuro della Uefa e del calcio. La Uefa e il calcio europeo non sono mai stati cosi’ forti come lo sono oggi e io ho ogni intenzione di salvaguardare questa supremazia”.